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Non mi uccidere

2021
REGIA:
Andrea De Sica
CAST:
Alice Pagani (Mirta / Luna)
Rocco Fasano (Robin)
Silvia Calderoni (Sara)

Il nostro giudizio

Non mi uccidere è un film del 2021, diretto da Andrea De Sica.

Con Non mi uccidere Andrea De Sica resuscita, in versione gotica, non solo i morti ma anche il mitico Il tempo delle mele (1980) di Claude Pinoteau. Il teen movie del regista romano racconta la storia di Mirta e Robin, talmente innamorati da giurarsi amore eterno. Una notte i due ragazzi muoiono per overdose e la ragazza si risveglia trasformata in una creatura che per sopravvivere deve nutrirsi di carne umana. Una storia con derive fantasy che, a voler essere molto generosi, si potrebbe definire la versione italiana di  Twilight. Un horror non-horror, disponibile su tutte le piattaforme digitali, con tante anime e a tratti schizofrenico, come lo stesso De Sica sottolinea nelle note di regia. Il film, girato tra Alto Adige e Roma, ha nel ruolo di protagonisti Mirta (Alice Pagani conosciuta dal grande pubblico nelle vesti di Ludovica della serie Netflix Baby con la regia dello stesso De Sica), e Robin (Rocco Fasano), molto simile a Robert Pattinson, protagonista della serie tv Skam Italia. Una storia d’amore oltre la morte. Perché l’amore è, comunque vada, un affare metafisico, al tempo stesso fatale e vitale, umano e bestiale, salvifico e diabolico.

Che rende ibridi e, quindi, peccatori agli occhi degli Dei. Una dark story adolescenziale che fa rimpiangere Lasciami entrare, film horror svedese del 2008, diretto da Tomas Alfredson e tratto dal romanzo di John Ajvide Lindqvist, con i giovanissimi Kåre Hedebrant e Lina Leandersson. Se nella vicenda con Robert Pattinson e Kristen Stewart si parla di vampiri, in Non mi uccidere si ha a che fare con cannibali e “sopramorti”, ovvero ragazzi deceduti di morte violenta che tornano nell’al di qua. Horror e thriller, romanticismo e ultraterreno convivono attraverso i colpi di scena che si avvicendano: dalla fuga dalla tomba della protagonista, alle scene psichedeliche in discoteca fino a quelle pulp di cannibalismo. In questo teen drama Alice Pagani diventa, suo malgrado, carnefice: rinasce nell’al di qua, riscopre l’amore e sperimenta gli impulsi della fame atavica che è conseguenza dell’isolamento e del senso di mostruosità adolescenziale che costringe a sbranare la vita per accettarsi.

“Questo è un film con presupposti surreali, ma è girato in modo assolutamente realistico”, commenta il regista “il pubblico sa che Mirta è morta e poi resuscitata, ma Mario che l’ha appena sedotta e portata in macchina non lo sa”. Il film, prodotto dalla Warner Bros è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo (SEM Società Editrice Milanese), merita la menzione d’onore alle musiche. Sia quelle originali scritte dal regista con Andrea Farri, in cui ritorna il dualismo dato da sonorità orchestrali ed elettroniche, sia quelle di repertorio che spaziano da Blinding Lights di The Weeknd a I’m Notin Love di Kelsey Lu fino a Non mi uccidere, brano scritto da Jake La Furia e interpretato da Chadia Rodriguez il cui testo scorre sui titoli di coda per ricordare che “I baci sul collo fanno tremare quando si recide la giugulare”.