Featured Image

Chambers

2019
Titolo Originale:
Chambers
REGIA:
Alfonso Gome, Ti West, Sydney Freeland, Tony Goldwyn, Dana Gonzales, Francesca Gregorini, Geeta Patel, Lucy Tcherniak
CAST:
Alyra Rose (Sasha Yazzie)
Griffin Powell-Arcand (TJ Locklear)
Uma Thurman (Nancy Lefevre)

Il nostro giudizio

Chambers è una serie tv del 2019, creata da Leah Rachel.

Sasha Yazzie (Sivan Alyra Rose) è una giovane orfana di origini navajo che vive nel deserto dell’Arizona insieme allo zio; dopo essere riuscita a sopravvivere ad un infarto si mette a indagare sul mistero del cuore che le è stato trapiantato e che le ha salvato la vita. Questo apparteneva a Becky, una ragazza che proveniva da una situazione familiare completamente diversa da quella di Sasha. I genitori della ragazza (interpretati da Tony Goldwin ed Uma Thurman), distrutti dal dolore, vorrebbero ritagliarsi uno spazio nella sua vita per sentirsi, almeno in parte ancora vicini alla figlia scomparsa. Ma più la giovane scopre dettagli sulla vita di Becky, più inizia ad assumere le caratteristiche della ragazza defunta, alcune delle quali terribilmente inquietanti. Si chiama Chambers, ed è il nuovo show originale di Netflix, rilasciato in tutto il mondo il 26 aprile. Nel cast tanti volti nuovi, mentre tra i big troviamo Tony Goldwin, che oltre a firmare la regia del nono episodio, interpreta Ben Lefevre; Goldwin era l’antagonista di Ghost – Fantasma, interpretava il maggiore Benjamin Bagly ne L’ultimo samurai e più recentemente è apparso nell’horror The Belko Experiment.

Al suo fianco troviamo Uma Thurman, che non ha bisogno di presentazioni, vista da poco nel controverso La casa di Jack. Un cast importante che tuttavia non basta a costruire un prodotto avvincente, anche se le premesse possono essere buone; succede purtroppo questo con Chambers, una serie che probabilmente poteva funzionare strutturata come lungometraggio, ma che non riesce nel suo intento in un show televisivo da dieci puntate.  L’idea di partenza è senza dubbio affascinante e rafforzata dall’ambientazione delle riserve indiane dei navajo, tanto care a Tex Willer. Alcuni personaggi sono interessanti e approfonditi, come la protagonista Sasha e la Nancy Lefevre di Uma Thurman, di loro si riescono a delineare i comportamenti e la personalità, il tutto rafforzato dalle interpretazioni delle attrici. Altri personaggi, invece, sembrano appartenere a un limbo indefinito, come per Ben Lefevre (Tony Goldwyn), che nei dieci episodi della stagione non ottiene il giusto spazio per portare ad un completo sviluppo il suo ruolo.

Ben è un personaggio di contorno? Assolutamente no ed è questo il problema: la sceneggiatura di Chambers non ha permesso lo sviluppo di un protagonista che è assolutamente fondamentale per l’andamento della vicenda, in particolare per il finale della stagione. Viene preferito l’approfondimento di troppe sottotrame e i fili della matassa aumentano senza che però venga definito un piano per portarle a compimento; si ha così l’impressione che ci sia stata un po’ di confusione nel corso della stesura delle sceneggiature dei vari episodi, con tante trovate che forse servivano solo ad allungare la trama per costruirci sopra una serie tv. Osservazioni che confermano come il plot sarebbe più adatto per un lungometraggio anziché una serie. Peccato, perché gli attori interpretano i loro ruoli alla perfezione, con una semi esordiente Sivan Alyra Rose che dà il giusto spessore al suo personaggio e con Uma Thurman in grande forma nel ruolo di una madre devastata dalla disperazione. Con meno sottotrame e un lavoro strutturato diversamente ci saremmo trovati davanti ad una serie angosciante e avvincente.