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The Zero Theorem

2013
Titolo Originale:
The Zero Theorem
REGIA:
Terry Gilliam
CAST:
Christoph Waltz (Qohen Leth)
Mélanie Thierry (Bainsley)
Matt Damon (Management)

Il nostro giudizio

The Zero Theorem è un film del 2013, diretto da Terry Gilliam

Esce solo ora in Italia The Zero Theorem di tre anni fa e dalla gestazione piuttosto travagliata. Il progetto si era avviato nel 2009, con Billy Bob Thornton come protagonista, Terry Gilliam alla regia e Richard D. Zanuck produttore. Ma la produzione si arenò e Gilliam era passato ad altro. I lavori furono poi ripresi nel 2012: Zanuck era nel frattempo venuto a mancare e a sostituirlo subentra il figlio Dean, mentre Christoph Waltz ha preso il posto del primo protagonista designato. Waltz è un hacker, il cui obiettivo è scoprire nientemeno che la ragione ultima dell’esistenza umana, compendiata in una criptica formula matematica, detta Zero Theorem. Il suo lavoro viene però costantemente interrotto dal Management, che dirige la società per la quale il protagonista lavora e che gli invia dei personaggi per distrarlo; tra questi anche una regina del sesso virtuale…

Lontano da Hollywood, Terry Gilliam trova libertà espressiva per una brillante variazione sui temi fantascientifici del suo capolavoro Brazil (1985) e del successivo blockbuster L’esercito delle 12 scimmie (1996). Il nucleo portante di The Zero Theorem è ancora una volta il senso della vita, inseguito in maniera ossessiva dall’agorafobico genio del computer Qohen Leth (Christoph Waltz), segregato in una postmoderna e decadente magione ricavata da una vecchia cappella. Ambientato in una Londra del futuro, coloratissima come un luna-park ma nello stesso tempo alienante come i dipinti di Neo Rauch, The Zero Theorem ci parla ovviamente del nostro presente ipertecnologico, della ricerca compulsiva di algoritmi omnirisolutivi, di isolamento e rapporto con la realtà attraverso interfacce sempre più ludiche: un universo architettato quasi come un videogioco, dove si agitano psicoterapeuti on-line (Tilda Swinton), regine del sesso virtuale (Mélanie Thierry), gelidi manager focalizzati sul controllo (Matt Damon).

Amore e desiderio restano i punti deboli della catena, fonti di interrogativi esistenziali e filosofici, ma anche chiavi per la via di fuga. Girato a tempo di record e budget ridotto a Bucarest, The Zero Theorem si avvale della fotografia di Nicola Pecorini (Paura e delirio a Las Vegas, Tideland) e dei costumi di Carlo Poggioli (Il Barone di Munchausen, I fratelli Grimm). Una moltitudine di visual effects ultrapop enfatizza l’universo barocco, un po’ grottesco e surreale, tipicamente gilliamesco.