Il remake di Suspiria

Remake si fa per dire…
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D’accordo, ve l’hanno detto ormai tutti e ve lo diciamo anche noi, che le due protagoniste del remake di Suspiria sono state finalmente svelate – ma era un segreto di Pulcinella –, ossia Dakota Johnson che viene dall’essersi conquistata una mezza dozzina di premi ai Razzie Awards ultimi scorsi (le Pernacchie d’oro per il peggior film, la peggior interpretazione femminile eccetera eccetera) grazie a 50 Sfumature di grigio, e Tilda Swinton che non ha mai vinto Razzie Awards e che è Tinda Swinton, senza bisogno di aggiungere altro. Altri rumors divulgati sul film di Luca Guadagnino riguardano l’ambientazione del plot in Germania e la sua contestualizzazione negli anni Settanta. E qui finisce quello che vi raccontano gli altri e comincia quello che vi possiamo spifferare noi, avendo avuto modo di parlare con qualcuno che alle segrete cose del film è piuttosto addentro. «In realtà il film non è affatto il remake del Suspiria di Argento e ha piuttosto l’aria di un reboot, quello che gli americani chiamano una re-immaginazione della sceneggiatura di Dario Argento del 1976. Il concetto stesso della Madre è profondamente differente e nel nuovo Suspiria il rapporto tra Dakota Johnson e Tinda Swinton è interamente giocato su questo». Il che si salda con quanto Guadagnino ha dichiarato negli scorsi mesi a proposito del fatto che il suo film sarà imperniato “sulla forza intransigente ella maternità”. Un horror, quindi, psicanalitico, a forte rischio “pippone”, visto che nelle ultimissime ore l’aggettivo che rimpalla ovunque a proposito dello stile del film è “fassbinderiano”? «No, tutt’altro – risponde l’insider – non è affatto una cosa masturbatoria e introflessa. La storia è potente, fredda, molto secca e riserva diverse scene di grandissimo effetto, se verranno realizzate come sono state concepite. Ma è bene chiarire che con il Suspiria di Dario Argento questo ha giusto il titolo da spartire e poco altro». E con ciò restiamo in attesa che gli eventi si sviluppino e che vengano rese note le date di inizio lavorazione.