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Dov’è la tua casa?

2020
Titolo Originale:
Hogar
REGIA:
David Pastor, Àlex Pastor
CAST:
Javier Gutiérrez (Javier Muñoz)
Mario Casas (Tomás)
Bruna Cusí (Lara)

Il nostro giudizio

Dov’è la tua casa? è un film del 2020, diretto da David e Alex Pastor.

Film prodotto dalla Nostromo Pictures e distribuito da Netflix lo scorso Marzo, Dov’è la tua casa? è scritto e diretto da David e Alex Pastor, registi del bizzarro The Last Days (2013) thriller fantascientifico pandemico. La storia è quella di Javier (Javìer Guterrez), un pubblicitario disoccupato di mezza età con un passato di successo alle spalle e adesso a un passo dal fallimento, con una famiglia felice e benestante da mantenere. Trovandosi a dover ricominciare tutto daccapo: colloqui umilianti; un trasloco in una casa popolare e una vita da sistemare, l’uomo inizia a crollare psichicamente. Perso ormai ogni centro, ritrova nella sua costosa auto le chiavi del vecchio e lussuoso appartamento, che adesso ospita una nuova famiglia; una nuova vita, felice come quella che lui non riesce ad avere.

Decide così di intrufolarsi all’interno, vivendo una seconda esistenza, quando i coinquilini sono fuori. Hogar, in italiano tradotto in Dov’è la tua casa?, è un thriller ansiogeno e cupo, che tiene il ritmo per tutta la durata, nonostante la lentezza di alcuni momenti. Ambientato in una Barcellona silenziosa e sonnolenta, lontana dalla colorata e viva capitale catalana, il film tratta il tema del doppio, inteso come dissociazione e alter ego. Il protagonista crea ex novo una nuova identità che porta avanti fino alla fine. Ossessionato dal benessere e dal lusso, incapace di scendere a compromessi con la vita, Javier resta ancorato a vecchie vestigia (l’auto principalmente), discendendo i gradini del proprio io, in una spirale di degradazione e amoralità spietate.

Un gioco perverso fatto di intrusioni, stalking, macchinazioni e ricatti, dove il protagonista è solo uno dei mostri che costellano il mondo di Dov’è la tua casa? e nemmeno il peggiore. Il possesso e il benessere sono le vere leve di tutta la vicenda, che scavano nella psiche del personaggio (emblematico è il rubinetto della cucina che continua gocciolare, archetipo di una perdita interna e strutturale) ben oltre i limiti. Oltre la morale e la decenza. Molto bravi gli altri attori: Mario Casas interpreta Tomàs un rampante ex alcolista che si lega a Javier e le due donne, Ruth Diaz nella parte di Marga, moglie di Xavier e Bruna Cusì, Lara, moglie di Tomàs.