Featured Image

Brand New Cherry Flavor

2021
REGIA:
Gandja Monteiro, Jake Schreier, Matt Sobel, Nick Antosca, Arkasha Stevenson
CAST:
Rosa Salazar (Lisa Nova)
Catherine Keener (Boro / Jennifer Nathans)
Eric Lange (Lou Burke?

Il nostro giudizio

Brand New Cherry Flavor è una serie tv del 2021, ideata da Nick Antosca e Lenore Zion.

Lisa N. Nova (Rosa Salazar) fa fatica a credere alla sua fortuna: non solo il suo film studentesco intitolato Lucy’s Eye ha attirato l’attenzione del produttore Lou Burke (Eric Lange) che potrebbe aprirle la strada a Hollywood, lo stesso produttore vuole persino trasformare l’inquietante cortometraggio horror in un vero e proprio lungometraggio, con interprete il famoso attore Roy Hardaway (Jeff Ward). E Lisa è autorizzata a dirigere! O così pensava. Poco dopo aver firmato il contratto, infatti, si scopre che Burke ha fatto il gioco sporco e l’ha sostituita con un altro regista. Fuori di sé dalla rabbia per essere stata ingannata in questo modo, Lisa si rivolge a Boro (Catherine Keener), una misteriosa donna incontrata poco prima, per caso, che si era offerta di aiutarla in una eventuale vendetta: accetta infatti di lanciare una maledizione sull’odiato produttore. Ma il prezzo per questo servizio è alto! Le storie di donne che si vendicano degli uomini sono esplose di recente, ma dopo tanti thriller di stupro e vendetta spudoratamente voyeuristi in cui vittime discinte e imbrattate di sangue inseguono e massacrano i loro aguzzini, è arrivato qualcosa di diverso: una giovane donna particolarmente promettente, che ha modificato il topic in modo originale. La serie Netflix Brand New Cherry Flavor, appare infatti una versione  alllo stesso tempo completamente diversa e davvero unica di un tema attualmente molto battuto. Lo stupro non è all’ordine del giorno qui, perché il prepotente produttore mette in moto una spirale di violenza che, dopo un inizio tranquillo, diventa sempre più brutale e bizzarra. All’inizio si potrebbe pensare che il prodotto sia una reazione al movimento #MeToo degli ultimi anni. Quando un produttore più anziano mette la mano sulla gamba della giovane regista senza che gli venga chiesto e poi la sostituisce con un uomo a malapena competente, suona molto come un resoconto degli ultimi eventi.

Inoltre, la giovane donna è una persona con radici brasiliane e il suo sostituto è un uomo bianco. Eppure la storia è molto più antica. Il modello per la miniserie è fornito da un romanzo di Todd Grimson, pubblicato negli anni ’90, un autore horror che solo pochi probabilmente conoscono. Anche la serie stessa è ambientata negli anni ’90,(evviva la colonna sonora che ci delizia con vere chicche, da “Another Day in Paradise” a “Low”, passando per Veruca Salt e The Creatures, solo per citarne alcuni) ma ciò ha un impatto minore sul contenuto. Non ci sono punti di riferimento specifici dal punto di vista temporale. Sembra che la serie sia qualcosa al di fuori del tempo e dello spazio. Vera e iniziale indiscussa protagonista è l’industria cinematografica, che forma un proprio mondo, con proprie leggi e regole, e che diventa teatro di feste bizzarre. Ma gradualmente è il mondo della magia che prende il sopravvento quando la maledizione a cui Lisa sta ricorrendo dispiega i suoi effetti, con elementi fantasy usati in maniera crescente. Vengono mostrati gli strani incubi da cui la protagonista è perseguitata fin dalla tenera età. In seguito è principalmente Boro ad aprire la porta su un altro mondo: creature ed eventi di rara stranezza caratterizzano la scena.

Tutto ciò non incasina solo la vita dei personaggi, anche da spettatori ci si può sentire un po’ persi. La serie sviluppata da Lenore Zion e Nick Antosca dispensa una chiara spiegazione in molti punti. Mentre il tentativo di Lisa di punire Burke con una maledizione è al centro di Brand New Cherry Flavor, seguono vari thread e storie secondarie. Alcune cose sono in qualche modo completamente estranee. E come se tutto questo non fosse già abbastanza confuso, la miscela di orrore e mistero viene allentata ancora e ancora dall’umorismo, che può essere sciocco o satirico. L’unica costante è in realtà la buona recitazione. Sarà ricordata in particolare Rosa Salazar (The Kindergarten Teacher), che si propone a volte come vittima ingenua e a volte come una fredda sadica, nonché una Catherine Keener (Get Out) insolitamente impressionante. Altri membri dell’ensemble sono meno felici, il che è dovuto principalmente alla scarasa elaborazione delle figure marginali. Eppure, anche se molte cose non quadrano, vale la pena vedere il risultato: Brand New Cherry Flavor riesce a essere elegante e disgustosa contemporaneamente, offrendo molto agli occhi e spaventando quando serve. Come tante serie Netflix, questa è un po’ troppo lunga. Soprattutto nella seconda metà, quando la storia comincia a perdere mordente, si ha la sensazione che in qualche modo non vada oltre. Ma anche allora,  rimane una delle esperienze televisive più affascinanti dell’offerta streaming di quest’anno.