Eli Roth incontra Ruggero Deodato

Il Padre e il Figlio a colloquio sulla religione cannibalica

Ruggero Deodato ed Eli Roth. Il Padre e il Figlio. Lo Spirito Santo è il cannibalismo – l’ousia cannibalica avrebbero detto i teologi medievali – che salda tra loro il regista dell’immortale Cannibal Holocaust e quello di The Green Inferno, che era poi sia il titolo di lavorazione del primo film a base antopofaga di Deodato, Ultimo mondo cannibale, sia il titolo del film nel film di Cannibal Holocaust. Dunque, siamo al cospetto di una religione che glorifica Padre e Figlio per mezzo di riti cruentissimi e mangerecci, come in ogni religione che si rispetti: mangiate tutti di questo corpo e bevete tutti di questo sangue. Eli, Il Figlio, era stato un po’ stronzo nei confronti del Padre, Ruggero: quando girava il suo film nel cuore dell’inferno verde peruviano, si era dimenticato di dirglielo, a Deodato, il quale l’aveva presa male che qualcuno si fosse messo sulle sue antiche tracce e si fosse buttato nella giungla por matar todo y todos… In questa intervista, realizzata nel 2013 quando Eli venne al Festival di Roma per presentare The Green Inferno, la frattura tra Padre e Figlio si era però già ricomposta.

The Green Inferno presuppone Cannibal Holocaust e senza di esso non sarebbe probabilmente mai stato fatto. Eli spiega perché e lo spiega in maniera molto chiara. Contestualmente, il discorso scivola su Herzog, perché il Figlio, a un certo punto, se n’era uscito dichiarando che il suo film voleva essere un omaggio a Fitzcarraldo. Al che, il Padre giustamente replica che trattasi di cazzata – non dice “cazzata” perché il Padre non può dire parolacce, ma, insomma, il concetto è quello. Il punto è che The Green Inferno arrivava – o meglio: arriva, visto che dal 2013 ci sono voluti altri due anni perché il mondo potesse vedere l’opera del Figlio – in un momento giusto; in un momento di confusione massima, in cui l’universo (dell’horror) è in stallo, senza punti di riferimento, senza scopi che non siamo la meccanica e inane propagazione di formule vuote. Svuotate dello Spirito. Padre e Figlio, Eli e Ruggero, discutono di questo, anche di questo. E portano seco la speranza…