Featured Image

Cosmic Sin

2021
REGIA:
Edward Drake
CAST:
Bruce Willis (James Ford)
Frank Grillo (gen. Eron Ryle)
Brandon Thomas Lee (Braxton Ryle)

Il nostro giudizio

Cosmic Sin è un film del 2021, diretto da Edward Drake.

Di recente il Russell Crowe de Il giorno sbagliato ci ha insegnato che può esserci nobiltà anche nelle scelte di ripiego di una grande star non più all’apice dei suoi poteri. Scendere a patti con un fisico diverso da quello dei tempi d’oro, l’aura da sex symbol in declino (per essere gentili), un contesto produttivo che non porta più a lavorare coi Ridley Scott-Michael Mann-Ron Howard e budget a nove cifre. Se la presenza scenica e drammatica è intatta, e soprattutto se c’è il commitment, la serie B può anche essere un ottimo posto da cui ricominciare. Decisamente non è il caso del Bruce Willis di Cosmic Sin, fantascienza casereccia made in Usa tenuta su da sputo e preghiere, dove l’unica spiegazione che viene in mente per la presenza di un nome del genere è che la sua catena di fast food stesse andando ancora peggio di quanto si dica in giro.

A demolire questo tipo di proposte così piene di coraggio delle proprie azioni ci si sente un po’ come a sparare sulla Croce Rossa, e vorremmo disperatamente non concordare con Gabriele Niola, che nel suo pezzo su Wired lo definisce “il film più brutto dell’anno”. L’amara verità è che dopo un inizio vagamente potabile in chiave horror-scifi, quando un minimo di architettura registica e senso della paura sembrano poter tenere in piedi quello che i mezzi evidentemente impediscono, Cosmic Sin si rivela un po’ alla volta così mal scritto e privo di un qualsivoglia centro propulsivo da scoraggiare anche lo spettatore più ben disposto, quello che si accontenterebbe di un po’ di design alieno coi crismi, qualche scena d’azione decorosa, un barlume del carisma badass che Willis ha praticamente sempre dimostrato. Per un po’ ci si arrabbia con lui per quanto è svogliata e pigra la sua recitazione, poi si capisce che considerato quello che aveva intorno è anche troppo in parte.

Ma se è comprensibile che una star del suo calibro ogni tanto si scolleghi ripensando a Die Hard e Pulp Fiction, la prova provata che un film del genere non funziona è quando a tentennare sono professionisti della serie B con tre dita di pelo sullo stomaco, vedi Frank Grillo, che per un po’ ci prova, poi si arrende e inizia a andare con la corrente – forse anche lui è tornato col pensiero ai set Marvel, o forse è lo spettatore che a quel punto non ci sta proprio più e se ne lava le mani. Non serve neanche entrare nel merito dell’ideologia: magari Cosmic Sin fosse “militarista e reazionario”, come alcuni hanno scritto. Significherebbe che è abbastanza poco informe da dire qualcosa. Per usare una frase che starebbe bene in un film del buon Bruce, non sono affari nostri come un uomo paga i suoi conti. C’è solo da sperare che non metta soldi in un altro Planet Hollywood, così può tornare a fare il pezzo di storia del cinema che conosciamo e amiamo.