Dunque, Dario Argento tornerà ad affondare le mani nella materia dei sogni che era stata alla base dei suoi classici Suspiria e Inferno, ossia le prose liriche dei Suspiria De Profundis di Thomas De Quincey contenenti, tra le altre cose, la mitologia delle Tre Madri. Già qualche mese fa Cattleya congiuntamente alla francese Atlantique aveva annunciato la luce verde per la messa in cantiere di due serie di dodici episodi ciascuna, derivate dal western sanguinario di Sergio Corbucci, Django, e appunto dai Suspiria De profundis (1830). Argento oggi ribadisce di stare lavorando alla serie, senza peraltro aggiungere molti particolari su cosa esattamente sarà Suspiria De Profundis, anche se fonti bene informate parlano di una sorta di dramma poliziesco, più che di una serie horror vera e propria, ambientato nell’Inghilterra fin de siecle e con al centro la figura dell’autore delle Confessioni di un oppiomane e dell’Assassino come una delle belle arti. Trattandosi di uno stadio ancora molto larvale del progetto, comunque, ogni speculazione è possibile così come ogni speranza. Che, ad esempio, Argento ne approfitti per inserire qualche divagazione esoterico-onirica che possa saldare questo suo nuovo lavoro (del quale non è chiaro se si limiterà ad essere un autore-coordinatore o se ne firmerà anche la regia) al ciclo classico della Triade.

Poco o nulla, invece, si sa del remake di Suspiria vero e proprio che con Argento non c’entra nulla e che coinvolge in un ruolo chiave Luca Guadagnino. Se ne parla da un lustro almeno ed è veramente come la tela di Penelope: quando sembra che si sia arrivati ad un punto fermo, tutto viene rimesso in discussione. Qualche settimana fa, però, il regista David Gordon Green che in una fase primigenia dell’operazione doveva dirigere il film, pare abbia dichiarato che il remake di Suspiria è attualmente nelle mani, come regia, di un giovane talento dell’horror italiano, senza fornire ulteriori dettagli. Qualcuno ha pensato a Federico Zampaglione, ma non ci sono state né ammissioni né smentite. Attendiamo…