I Giganti scaturiti dalla fantasie del mangaka Hajime Isayama sono quel che dice il loro nome, dei colossi, alti decine di metri e con la poco simpatica prerogativa di nutrirsi di carne umana. Energumeni nudi, feroci e cannibali che per secoli hanno devastato la Terra, finché un secolo fa non si riuscì a isolare questi mostri al di fuori di una città sopravvissuta, protetta da una triplice fascia di mura concentriche, che portano nomi di donne: Maria, Rose e Sina, e munite di cannoni. Stiamo parlando dell’assunto alla base di Shingeki no Kyojin – L’attacco dei Giganti il manga universalmente noto di Isayama, serializzato a partire dal 2009. La scintilla del cui racconto, a dar retta agli esperti della materia, proverrebbe da antiche leggende vichinghe che fanno riferimento a giganti divora-cristiani detti Jotun.

La notizia è che L’attacco dei Giganti è diventato ora un live action, suddiviso in ben due parti, che verranno distribuite nei cinema giapponesi il 1° agosto e il 19 settembre prossimi: Shingeki no Kyojin – Attack on Titan e Shingeki no Kyojin – Attack on Titan: End of the World, entrambi diretti da Shinji Higuchi, che alle proprie spalle ha un’attività considerevole per lo Studio Gainax. Di recente è stato diffuso il trailer di Attack on Titan con sottotitoli inglesi, da cui trapela che gli effetti speciali e la grandeur della messa in scena sono all’altezza di ogni più rosea aspettativa. In America, il film uscirà in contemporanea con il Giappone, dove pare abbiamo studiato un sistema interattivo presente nelle sale cinematografiche per coinvolgere il pubblico con un surrogato tecnologico del vecchio odorama, spostamenti d’aria e altri bric à brac.