Intervista a Gabriele Munafò

Parla il cofondatore di Eris Edizioni
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Gabriele Munafò, presentiamo Eris Edizioni al pubblico di Nocturno Cinema. In cosa consiste il progetto e qual è la filosofia alla base della casa editrice?

Questo è per noi il quarto anno di presenza a Lucca Comics and Games, la nostra prima edizione è stata quella del 2013. Siamo una realtà relativamente giovane e, quest’anno, arriviamo a Lucca con due premi importanti alle spalle: uno lo abbiamo conseguito al Comicon di Napoli con Il Celestiale Bibendum, capolavoro di Nicolas de Crécy, premiato come Miglior Fumetto Estero, l’altro al Treviso Comic Book Festival come Miglior Realtà Editoriale Italiana. Insomma, partiamo motivati. Sin dal nostro esordio, nel 2013, ci siamo posti come obiettivo quello di portare in Italia opere di autori stranieri mai pubblicati prima, stesso dicasi per gli autori italiani, abbiamo pubblicato diversi esordienti di qualità. I nostri filoni sono il graphic novel classico, pur con elementi di distinzione che portino qualcosa di nuovo e differente (un valido esempio è Tumulto di Alice Milani e Silvia Rocchi disegnato interamente a quattro mani), e un tipo di fumetto più sperimentale, fatto anche di storie brevi, un autore su tutti Joan Cornellà, molto conosciuto sul web. Ci siamo poi dati all’esplorazione dell’underground nordamericano contemporaneo, con autori come Jesse Jacobs e, anteprima lucchese, Michael DeForge, artista di punta della scena col suo Dressing.

Quest’anno siete stati in lizza per il premio Gran Guinigi con due titoli molto belli già recensiti da Nocturno:  In the Pines, di Erik Kriek e La Repubblica del catch, di Nicolas de Crécy. Vuoi parlarcene?

La prima soddisfazione sta tutta nella proporzione dei titoli candidati rispetto alla nostra produzione. I titoli stranieri che abbiamo pubblicato prima del termine delle candidature al Gran Guinigi (cioè nella prima metà del 2016) sono stati solo due: In the pines e La Repubblica del catch! In the pines è un libro che abbiamo voluto pubblicare perché amiamo il lavoro di Erik Kriek, il suo HP Lovecraft – Da altrove e altri racconti è uno dei primi libri che abbiamo pubblicato e siamo stati molto contenti che Erik abbiamo voluto affidarci anche questa sua opera. Il libro raccoglie cinque racconti ispirati alle murder ballads, canzoni tipiche del folk country anglo americano, che Kriek, con il suo stile grafico pazzesco, ha saputo reinterpretare traducendo in immagini storie nate per essere cantate e ascoltate. E ci ha regalato un bellissimo affresco dell’America puritana e violenta che ha gettato le fondamenta della nazione che tutti conosciamo. Quanto a La repubblica del catch, è l’ultimo libro di Nicolas de Crécy, che qui in Italia arriva dopo il successo di Il celestiale Bibendum, che abbiamo pubblicato nel 2015 e con cui i lettori italiani hanno riscoperto de Crécy. La repubblica del catch arriva dopo cinque anni di interruzione nella carriera fumettistica dell’autore, uno iato deciso scientemente per paura di ripetersi e per mancanza di stimoli. Questo fino al ricevimento della proposta da parte della casa editrice giapponese Shueisha di realizzare  un fumetto a puntate sulla rivista Ultra Jump. Un onore grandissimo, se contiamo che il mercato nipponico non è certo uno dei più aperti agli stranieri, oltre che una sfida artistica molto interessante. I ritmi imposti dalla produzione giapponese sono molto serrati, e infatti de Crécy ha scelto il bianco e nero per la rapidità esecutiva, mentre dal punto di vista della narrazione il libro è molto più lineare rispetto a un’opera come Il celestiale Bibendum e non solo per questioni di mercato: de Crècy ha lasciato che il graphic novel incontrasse il manga e viceversa, dando vita a un’opera senza eguali e dimostrando una rara capacità di mettersi in discussione come autore.

Quali titoli avete in lavorazione per il futuro?

Nei primi mesi del 2017 pubblicheremo un nuovo libro di Jesse Jacobs, autore che abbiamo fatto conoscere con Safari Honeymoon, e a cui cui siamo molto legati. Il lavoro di Jacobs, come quello di Michael DeForge, Fabio Tonetto e Adam Tempesta, sono la dimostrazione di quanto le frontiere del fumetto siano ancora molto aperte e inesplorate. Un’altro titolo che uscirà nella primavera 2017 è Misdirection di Lucia Biagi che al suo terzo libro esplora la capacità adolescenziale di auto-ingannarsi in una storia piena di suspense…

Abbiamo detto che Eris ha una filosofia marcatamente improntata al fumetto di qualità. In un periodo dove, complice una fase di crisi, il fumetto si sta reinventando nella dimensione del digitale con nuovi supporti e nuove piattaforme che cambiano le regole del gioco. A fronte di un cambiamento del genere, qual è il futuro di una proposta come quella di Eris?

Il discorso tecnologico lo prendiamo in considerazione ma, per il momento, ci sembra più determinante per quanto riguarda la promozione, la comunicazione e il rapporto con i lettori. Per ora non produciamo e-book, non è una presa di posizione, è che ci piace molto curare le nostre edizioni cartacee e creare volumi di buona qualità. Ma ci lasciamo aperta anche questa possibilità. Detto questo, la tecnologia ci offre sempre nuove possibilità, ma è solo uno strumento; il linguaggio invece è sempre lo stesso ed è vastissimo oltreché inesplorato: il fumetto!