Flesh Evil + Abraxas in un doppio dvd

Solo sullo shop di Nocturno, due inediti di Roger Fratter da collezione
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Presentare l’uscita dvd di Roger di questo mese mi riesce facile, e anche divertente, considerato che fui parte in causa di uno dei due film in questione, Flesh Evil, ovvero Il male nella carne come lo si chiamava allora. Andò più o meno così: Fratter, un giorno, mi chiama e mi chiede se sono disponibile a fargli un ruolo nel film. Un ruolo, io?! Sì, sì: diceva che avevo la presenza fisica che gli serviva, io che di presenza fisica proprio zero, ma che, soprattutto gli occorreva uno che ispirasse severità. E lì, forse, già c’eravamo di più. Non era così cattivo come oggi, ma ero già abbastanza cattivo. Comunque, se andava bene a lui, andava bene anche a me. E facemmo questo deal. Più o meno, la scena in cui dovevo apparire prevedeva che fossi un uomo d’affari o qualcosa del genere, che torna a casa e trova la sua dolce metà che sta facendo ginnastica. Più precisamente, che pedala su una cyclette. Io dovevo essere ingiaccato e incravattato, con una valigetta 24 ore. Entro, percorro un corridoio depositando la valigetta e trovo mia moglie che, in camera da letto, sta pedalando. La moglie in questione, la interpretava una ragazza bionda, di quel genere che il mio amico Tony Askin definirebbe, con icastica concisione, una “fica super fica”, e che l’altro mio amico Tino Polenghi chiamerebbe, con altrettanta milanese efficacia, “un figone”. Non ne ricordo il nome, ma ricordo che come pseudonimo si chiamava, nei crediti del film, Cassandra qualcosa. E ricordo che era un’atleta, faceva ciclismo semi-professionistico. Dunque, io arrivavo, la trovavo che stava a esercitarsi sull’attrezzo ginnico e poi, mi sfuggono i particolari, la prendevo a botte, con un manrovescio, facendola volare sul letto.

Abraxas - Riti segreti dall'oltretomba

Abraxas – Riti segreti dall’oltretomba

Poi la minacciavo, puntandole contro il dito: questo lo rammento molto bene. Dopodiché, succedeva qualcosa per cui lei mi sorprendeva in salotto, mentre stavo bevendo qualcosa, nervosamente, e mi faceva fuori, anche lei posseduta, come altri personaggi del film, dal Male. Ricordo che in prima battuta, non avrei dovuto morire accoltellato dalla bella bionda mia moglie, perché Roger aveva preventivato qualcosa tipo che mi gettassi o venissi buttato giù dal balcone del quarto piano. Cosa che sarebbe stata ovviamente risolta in un secondo tempo, con un effetto al digitale. Va aggiunto, ancora non l’ho detto, che questa scena l’abbiamo girata in casa mia, un sabato mattina, quindi i locali che si vedono nel film sono quelli in cui abitavo e in cui continuo ad abitare. Ma la cosa non era finita lì, con le botte alla bionda e il successivo accoltellamento ai miei danni. Perché anche io nel film ero stato posseduto dal Male e il piano di lavorazione prevedeva una seconda scena che avremmo dovuto girare in un parco, sempre nei paraggi di casa mia. Lì, purtroppo, non avevo interazioni con la bionda – che credo di non avere mai più rivisto da allora – ma con un altro degli interpreti, che mi incrociava nel suddetto parco, notando che i miei occhi avevano qualcosa di strano, un colore che denunciava il mio stato di sovrannaturale alterazione. Facemmo questa scena nel pomeriggio, dopo che la troupe aveva pranzato nella cucina di casa mia. C’era un bel clima di cinema di guerra, di trincea e sul set casalingo si venne a creare una certa tensione palpabile: forse era l’argomento, chissà… Pure per l’altro film che viene venduto nel cofanetto special edition insieme a Flesh Evil, Abraxas, devo avere prestato la mia opera, ma credo solo in forma di voce.

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Flesh Evil – Il male nella carne

Roger mi chiese, infatti, di trovargli qualche antica formula stregonesca in latino – non importava tanto il significato, quanto il suono, che doveva sembrare minaccioso e sinistro. E così feci, penso “rubandola” da qualche antico grimorio, forse il Lemegeton, che avevo in biblioteca nella mitica edizione italiana uscita per Fanucci. Recitai l’incantesimo, lui mi registrò e poi usò questa voce nel film rallentandola di velocità. Mi divertii meno che a menare la bella bionda, ma mi divertii, prestando la voce al Diavolo come, si parva licet, aveva fatto Sergio Graziani in Chi sei?. Non furono le uniche volte in cui Fratter mi coinvolse nei suoi film, ma il manrovescio alla bella ciclista è rimasto lì ben fisso nella mia memoria: perché, come diceva Alberto Cavallone, del cinema non basta parlarne, bisogna provare a farlo, qualche volta. Venendo alla special edition dei due film disponibili, in esclusiva assoluta, sullo shop di Nocturno, si tratta di versioni rimasterizzate dai girati originali, quindi con una qualità di immagine superiore e, nel caso di Abraxas, in un cut più spinto rispetto a quello circolato finora. Le prime persone che si aggiudicheranno le copie di questa edizione speciale, si aggiudicheranno anche una serie di chiccosi gadget, che vanno dalla versione in videocassetta dei film, a una serie di foto autografate ed alcuni numeri, ormai fuori catalogo, di Nocturno dove, in anni oggi molto lontani, cominciavamo a tracciare le coordinate del percorso registico di Fratter.