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Godzilla II: King of the Monsters

2019
Titolo Originale:
Godzilla: King of the Monsters
REGIA:
Michael Dougherty
CAST:
Kyle Chandler (Mark Russell)
Vera Farmiga (dott.ssa Emma Russell)
Ken Watanabe (dott. Ishiro Serizawa)

Il nostro giudizio

Godzilla II: King of the Monsters è un film del 2019, diretto da Michael Dougherty.

Dalla regia di Michael Dougherty, è arrivato nelle nostre sale il 30 maggio Godzilla II: King of the Monsters. A due anni di distanza dalla spedizione misteriosa vista in Kong: Skull Island, la saga MonsterVerse si popola di un altro capitolo, intenso per certi versi e superficiale per altri. In questa nuova storia vediamo il tentativo eroico dell’agenzia cripto-zoologica Monarch e dei membri che la compongono, di affrontare una batteria di mostri dalle dimensioni impressionanti, tra i quali il possente Godzilla, che si scontrerà con Mothra, Rodan e la sua nemesi estrema, Ghidorah dalle tre teste. Quando queste antiche super specie – ritenute fino ad allora soltanto delle leggende – torneranno alla vita, combatteranno per la supremazia mettendo a rischio l’esistenza della razza umana. Si parla di Trono, dunque, ma non è quello di spade. Godzilla II non ha nulla a che fare con il Godzilla del 2014, né per ambizioni né per portata. La storia raccontata da Michael Dougherty prende vita a distanza di cinque anni dagli eventi di San Francisco.

In una dimensione ideale, quasi con metodo didascalico, il film ci parla di salvaguardia della vita nella sua generalità. Tentativo pregevole che si perde in una narrazione debole, con uno sviluppo ambiguo. Da un film con le premesse di Godzilla II: King of the Monsters è difficile aspettarsi una trama poco scontata. Lecito, però, è chiedere una narrazione coerente. Gli ottimi effetti speciali salvano il B movie dalle dimensioni gigantesche e mostruose, che avrebbe meritato una maggiore accortezza nella messinscena. Per questo, l’azione vince sulla narrazione. Va preso atto del tentativo di unire ancora una volta il film alla mitologia orientale, al fascino dei popoli antichi nei confronti di queste grandi creature (reali o immaginarie che siano) ma la percentuale di tempo che King of the Monsters dedica a ciò (spesso non motivando la presenza o la nascita di personaggi o luoghi inseriti in questo film) è irrisoria rispetto agli scontri tra uomini e titani, alle scene d’azione e il tono dato da una fotografia straordinariamente scura, sontuosa e tetra non aiuta.

Funziona magnificamente, invece, il cast scelto per dare vita alla storia. Millie Bobby Brown, a cui auguriamo una lunga e gloriosa carriera cinematografica, spicca per espressività ed empatia, ma non sono da meno i comprimari: Kyle Chandler, Vera Farmiga, Ken Watanabe e Zhang Ziyi. Godzilla II – King of the Monsters non sarà purtroppo ricordato come uno dei più rumorosi e catastrofici blockbuster del decennio. Ha al suo centro due contendenti al trono: Godzilla e Ghidorah. E partendo da qui, sviluppa gli altri aspetti: gli umani, la distruzione, l’apocalisse imminente e l’indispensabile environmentalist twist. In conclusione, la lotta per il potere tra mostri giganti e umani è un tema senza tempo, affrontato già in cult come Transformers, Jurassic Park e franchise di grande successo come Pacific Rim. Il problema di quest’ultima impresa hollywoodiana, la trasposizione di Michael Dougherty della famosa serie Kaiju di Toho, non è la sua prevedibilità, ma la sua assoluta ineleganza. Vi troverete di fronte a un’esplosione cinematografica di proporzioni gigantesche, ma la sensazione finale è che (forse) Godzilla II faccia molto rumore per nulla.