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The Innocents

2021
REGIA:
Eskil Vogt
CAST:
Rakael Lenora Fløttum (Ida)
Alva Brynsmo Ramstad (Anna)
Sam Ashraf (Ben)

Il nostro giudizio

The Innocents è un film del 2021 scritto e diretto da Eskil Vogt.

C’erano una volta i bambini simbolo di purezza e innocenza, ma da tempo non è più così, almeno nel cinema horror e soprattutto se si sguazza da tempo nelle sue acque e si è assistito alle malefatte di Damien ne Il presagio o agli alieni incarnati in bellissimi e inquietanti bambini ne Il villaggio dei dannati, giusto per citare i primi che mi son venuti in mente. Proprio a questi ultimi viene da pensare guardando The Innocents di Eskil Vogt, alla fine si tratta pur sempre di un gruppo di bambini molto ambigui e dotati di poteri soprannaturali. Questo horror nordeuropeo insinua la paura in modo così particolare e raffinato che è impossibile non restarne affascinati. È estate, periodo in cui i bambini di solito vengono trascinati dai genitori in posti sperduti dove passare le vacanze. Così è per Ida e la sorella Anna, autistica, che si ritrovano da sole e “costrette” a fare amicizia pur di non restare isolate. Ida ne soffre maggiormente, ma rimedia subito facendo la conoscenza di Ben, un ragazzino che con lei condivide un’aura decisamente misteriosa. A loro si aggiungerà Aisha che subentra in un secondo momento quando si scoprirà avere una qualche connessione mentale proprio con Anna.

Il gruppo di bambini, inoltre, è dotato di poteri soprannaturali che non mancherà di impiegare per spezzare la noia di una quotidianità che gli va stretta. Le conseguenze del loro operato non si faranno attendere e gli si ritorceranno contro. The Innocents è spietato, non c’è modo migliore per definirlo. Spietato con noi spettatori e con i suoi piccoli -bravissimi-protagonisti che da villain diventano vittime e carnefici perdendo il controllo. Poche scene, in realtà, sono esplicitamente cattive, eppure così intense da spargere a macchia d’olio un’inquietudine che mal si sopporta. Una certa pazienza bisogna averla nell’approcciarsi al film di Vogt, perché è un film in crescendo che segue minuziosamente i piccoli diavoli e ne costruisce un background affascinante e triste allo stesso tempo, così da fondare il loro comportamento su una scrittura solida e non lasciata al puro divertimento di combinare guai in giro per la città. Condividono, oltre a capacità fuori dal normale, una situazione familiare decisamente non delle migliori. Le figure genitoriali non sono un reale punto di riferimento e, nello specifico caso di Ida e Anna, quando si ricordano d’essere un padre e una madre dedicano molto più tempo alla seconda perché malata e bisognosa di più attenzioni. Questa mancanza è un collante che li unisce e che li spinge a passare insieme le giornate ad “allenare” con un certo sadismo i poteri extrasensoriali che possiedono.

Il film è sostanzialmente questo, un viaggio nell’ignoto che i bambini compiono alla scoperta di sé stessi. Musica, ambientazione e la capacità del direttore della fotografia di catturare il meglio della luce tiepida norvegese concorrono alla creazione di un’atmosfera misteriosa, paurosa a piccole dosi, ma da cui è impossibile distogliere lo sguardo. The Innocents omaggia nel titolo anche il film omonimo di Jack Clayton del 1961, un capolavoro di suspense e paura da cui Vogt ha sicuramente imparato molto. È presumibile anche che sia fan del cinema di genere, perché un’opera così sofisticata non si tira su senza una conoscenza pregressa di specifiche regole. Ci fossero più film horror della stessa fattura al giorno d’oggi, il genere respirerebbe più spesso aria così fresca e salutare.