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La genesi di Wonder Woman

2017
Titolo Originale:
Professor Marston and the Wonder Women
REGIA:
Angela Robinson
CAST:
Luke Evans (William Moulton Marston)
Rebecca Hall (Elizabeth Marston)
Bella Heathcote (Olive Byrne)

Il nostro giudizio

La genesi di Wonder Woman è un film del 2017, scritto e diretto da Angela Robinson.

La genesi di Wonder Woman, ambientato nell’America degli anni ‘20-’30, tratta dell’emancipazione femminile e della liberazione sessuale delle donne. William Moulton Marston (Luke Evans) è un professore di psicologia che insieme alla moglie Elizabeth Holloway (Rebecca Hall), anche lei ricercatrice universitaria, sperimentano una relazione sessuale in un triangolo amoroso che coinvolge una loro studentessa, Olive Byrne (Bella Heathcote).
Marston è un osservatore delle interazioni umane e dei modelli comportamentali individuali e ambientali, un femminista convinto che predica l’uguaglianza sessuale e che ha come obiettivo il sovvertire le convenzioni sociali che vedono la donna dell’epoca relegata ai ruoli puritani di moglie, madre e domestica.
Il contesto storico-sociale è ben noto, siamo in una delle fasi più importanti dell’emancipazione femminile e della rivoluzione “femminista” in campo politico, economico, giuridico e culturale.

Il legame fra William, Elizabeth e Olive è molto profondo, carico di erotismo e di sensualità. Ciò accresce la complicità e la stabilità della relazione anche nella sua dimensione più intima e affettiva al punto che Olive ed Elizabeth metteranno alla luce ben quattro figli. Si tratta di una famiglia di fatto vera e propria che raccoglie dissenso e disprezzo tra le famiglie del vicinato e non solo. A causa dei pettegolezzi sul loro conto, William ed Elizabeth vengono infatti licenziati dall’università. Marston a questo punto gioca un colpo a effetto, ossia l’ideazione e la progettazione del personaggio fumettistico di Wonder Woman (Olive è la musa ispiratrice nella prova dei costumi e soprattutto nei giochi di ruolo erotici di “trasgressione familiare”). Wonder Woman rappresenta l’emblema della libertà sessuale della donna dalle restrizioni ideologiche e dalle norme sociali che la reprimono da sempre nelle espressioni delle sua sessualità.
Si tratta di una rivoluzione culturale e sessuale molto significativa che colpisce al cuore il pudore delle istituzioni tradizionali americane, ma che al contempo stuzzica, nell’immaginario collettivo, il risveglio dell’attrazione e della passione libidinosa per ciò che è ignoto e avventuroso.

Marston si spinge ben oltre la rappresentazione sociale delle Flapper girls (ragazze alla moda degli anni ‘20) perché i suoi ritratti fumettistici denotano una carica erotica molto forte che sfocia anche nel bondage. Wonder Woman è una supereroina che combatte il crimine, ma è anche l’espressione simbolica della forza e della libertà femminile a discapito dell’uomo e dei ruoli maschili, a discapito di “Superman”, è colei che ha il potere, il dominio, è la donna che finalmente si libera dalle catene, piuttosto ora” le mette agli altri”.
Marston ha un’intuizione geniale, innovativa, ma Wonder Woman deve essere ridimensionata, responsabilizzata, deve darsi un tono etico moralmente lecito e adeguato ai valori della società americana. La Child Wild Association of America costringe la casa editrice del fumetto a intervenire per apportare le modifiche necessarie per reprimere il personaggio di Wonder Woman nelle manifestazioni di violenza e di lesbismo e negli atteggiamenti sessuali ritenuti impudichi e amorali. In sostanza la reprime di quella carica espressiva che la rendono unica e originale. Wonder Woman perde il suo significato e contenuto simbolico originario, perde il suo fascino, i suoi superpoteri. Li recupererà in parte solo in futuro, dopo la morte di Marston che tenterà fino alla fine di riabilitarla e rivitalizzarla. I suoi ideali però restano forti, perché Wonder Woman è il trionfo dell’amore (Elizabeth e Olive rimarranno insieme tutta la vita), ed è il trionfo della causa femminista. Angela Robinson ripropone con passione e convinzione il tracciato di una storia vera americana, una storia che trasgredisce bigottismo e luoghi comuni per aprire nuovi scenari di senso.