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Glow – Stagione 3

2019
Titolo Originale:
Glow
REGIA:
Lynn Shelton, Jesse Peretz, Claire Scanlon, Mark A. Burley, Phil Abraham
CAST:
Alison Brie (Ruth Wilder)
Betty Gilpin (Debbie Eagan)
Sydelle Noel (Cherry Bang)

Il nostro giudizio

Glow – Stagione 3 è una serie tv del 2019, ideata da Liz Flahive e Carly Mensch.

Viva Las Vegas cantava Elvis, e la stessa frase potrebbero intonarla in coro anche le Gloriose Lottatrici del Wrestling. La serie che ha esordito su Netflix nel 2017 è tornata per la sua terza stagione sulla piattaforma streaming. E il livello della qualità è intatto, se non migliorato. In questi nuovi episodi seguiamo il percorso dello show Glow approdato a Las Vegas, dove le gloriose lottatrici, assieme a tutto l’apparato produttivo dello spettacolo, si metteranno in gioco in combattimenti dal vivo, non più legati ad una produzione televisiva. Ed il livello d’introspezione dei personaggi resta sempre molto alto: Debbie (Betty Gilpin) deve gestire il suo ruolo di lottatrice, produttrice, e madre a distanza; mentre Ruth (Alison Brie) ha un fidanzato lontano, ma l’affetto nei confronti del regista Sam Sylvia (Marc Maron) è sempre più forte e capace di farla vacillare. E poi ci sono Rhonda (Kate Nash) e Bash (Chris Lowell) che cercano, dopo un matrimonio affrettato, di stabilire un vero legame di coppia. E nel frattempo c’è uno spettacolo da portare avanti, ed un luogo pieno di luci e tentazioni, quali è Las Vegas, pronto a far divertire, ma anche a far riflettere le protagoniste.

Il livello narrativo durante la terza stagione di Glow si alza ulteriormente. Conoscendo meglio le singole protagoniste ne seguiamo l’evoluzione, in un percorso non scontato, nel quale la sinergia di gruppo si scontra a volte con i desideri del singolo. Ma la forza delle gloriose lottatrici del wrestling, e della serie, è proprio la sinergia. Le showrunner Liz Flahive  (Homeland) e Carly Mensch (Orange is The New Black) sanno come far funzionare certi meccanismi. Soprattutto quest’ultima, che su Orange is The New Black ha raccontato al meglio storie e sinergie al femminile, in Glow riesce a ripetersi gestendo in maniera brillante l’alchimia tra donne. La terza stagione è quella della presa di coscienza: ognuno dei protagonisti dovrà fare i conti con un successo consolidato, e con una vita che dev’essere portata avanti, facendo il passo successivo. Ognuna delle gloriose wrestler ha potuto ottenere un primo riscatto dalla vita, ma il momento della consapevolezza è arrivato, ed ognuna di esse dovrà decidere chi essere e cosa fare del proprio futuro.

La regia della serie è (così com’è avvenuto anche nelle precedenti stagioni) poco intrusiva, e attenta a dettare i ritmi della storia senza farsi notare. Importante però è il lavoro portato avanti durante le scene più intime ed introspettive: i primi piani, i campi e i controcampi gestiti in maniera attenta, permettono allo spettatore di cogliere al meglio l’emotività dei personaggi, esaltando le grandi prestazioni recitative dei singoli attori. Betty Gilpin infatti è arrivata all’apice delle sue performance recitative. Durante questa stagione l’attrice riesce a tirare fuori una vasta gamma di emozioni e sfaccettature che, nonostante l’importanza delle prove individuali di tutto il cast, la elevano sopra gli altri. Insomma, anche questa terza stagione di Glow non ha tradito le aspettative, e si segnala come una delle migliori serie lanciate durante questo 2019 già ricco di titoli importanti. Nell’era del #MeToo e di una rinnovata presa di coscienza del ruolo femminile nella società  le gloriose lottatrici del wrestling sono tra le migliori rappresentanti di un mondo sfaccettato, ricco di dramma, divertimento, leggerezza ed introspezione. L’universo femminile viene descritto al meglio e con una forma d’intrattenimento notevole.