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Clown Fear

2020
Titolo Originale:
Clown Fear
REGIA:
Minh Collins
CAST:
Sadie Katz (Carlee)
Augie Duke (Mia)
Darcy DeMoss (Myrtle)

Il nostro giudizio

Clown Fear è un film del 2020, diretto da Minh Collins.

Titoli di coda. Ti alzi dalla sedia e, grattandoti ben bene l’intorpidito deretano, dentro di te pensi: “diamine se mi sono divertito!”. Ok, il film, a conti fatti, è parecchio bruttarello e non sarà certo l’indie horror più fresco e scoppiettante degli ultimi tempi, visto e considerato che di pagliacci sbroccarti con la fissa per i sanguinolenti bagordi ne abbiamo inghiottiti più che a bizzeffe. E, a voler essere onesti, non è che Minh Collins dimostri tutta ‘sta gran bravura nello sfornare quello che, alla fin della fiera, pare decisamente un saggio mal riuscito partorito da un ripetente di una brutta scuola di cinema. Sta di fatto che, una volta terminati gli obbiettivamente eccessivi centocinque minuti di durata, si scopre con gran sorpresa che Clown Fear ha brutalmente divertito. Ma come diamine è possibile una cosa del genere?

Sarà forse quell’arietta frizzantella da exploitation anni ‘70 che Clown Fear si trascina sul groppone fin dai primi minuti, preannunciando una succosissima sacra triade di sex, gore e serial killer che avrebbe a suo tempo fatto correre al drive in (o in videoteca) un giovane e foruncoloso Tarantino, desideroso di assaporare con occhi e cuore qualche emozione di serie B appositamente confezionata, con colla vinilica e cartapesta, da un Roger Corman o da un Gordon Lewis. Ok, forse il paragone è un poco azzardato e blasfemo, ma se vi dicessimo che una bella sposina (Sadie Katz) e le sue tre damigelle (Augie Duke, Darcy DeMoss ed Elissa Dowling), a seguito di un imbarazzante malinteso poco prima della fatidica sacra promessa, si trovano imprigionate in uno lurido e sperduto villaggio rurale stile Rob Zombie pieno zeppo di sbroccati pagliacciuti figli di Capitan Spaulding, che cosa diavolo pensereste? Nulla di buono, vero? Se ci aggiungiamo pure un oscuro credo parareligioso a suon di nasoni pernacchiuti e oggetti contundenti, beh, il tutto si fa decisamente laido e corrotto. E, ovviamente, alquanto divertente!

Scordatevi il demoniaco Pennywise e tutti i suoi più o meno degni discendenti, poiché Clown Fear la butta decisamente sul camp spinto, con una desolante e lurida atmosfera da Non aprite quella porta nella quale i nostri simpatici e sbarellati saltimbanchi coltello muniti e alcolicamente predisposti si muovono come una depravata corte dei miracoli, degna degli altrettanto equivoci colleghi dello Strange Circus di Sion Sono. Con l’unica piccola differenza che qui, a voler essere onesti, di qualità e talento non se ne cavano fuori nemmeno col rastrello, rendendo il tutto niente più che un’allegra pruriginosa e sanguinolenta bracconata dinnanzi alla quale non si sa bene se ridere di gusto o piangere di desolazione. Niente a che vedere ovviamente con le grandi icone del filone, dall’It di kinghiana memoria passando per i mitici Killer Clowns dei fratelli Chiodo e oltre. Tuttavia, se prodotti di onesta fattura come Clown e Terrifier dimostrano che la coulrofobia – dicasi la fottutissima paura dei simpaticoni dal rosso nasone – è ancora ben viva e strisciante attorno a noi, beh, non vediamo per quale motivo anche una cazzabubbola come Clown Fear non possa essere degna di una rapida occhiata. Così, a tempo perso e senza nessunissa pretesa. Probabilmente avrete più volte la tentazione di pigiare forte il tasto di avanzamento veloce e, probbilmente, alla fine non vi rimarrà impresso quasi nulla di ciò che avrete visto. Ma fidatevi: sotto sotto vi divertirete come pazzi!