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Desolation Club vol.1: Nuovo mondo antico

Autore:
Lorenzo Palloni, Vittoria Macioci
Editore:
Saldapress

Il nostro giudizio

Un premio Boscarato e un Gran Guinigi in qualità di miglior sceneggiatore italiano di fumetti in un colpo solo non li prendi così per caso. Quindi, vien da pensare che Lorenzo Palloni due o tre cose a riguardo le sappia, visto che quest’anno ha fatto la doppietta in questione. Leggendo La lupa  il sospetto era venuto: il volume è uno dei fumetti da non perdere del 2019, una bomba che mette a frutto la lezione del Mazzucchelli di Batman: Anno Uno adattandola al suo tempo.

Il lavoro su Desolation Club, fumetto di fantascienza realizzato con Vittoria Macioci ai disegni, è completamente diverso ma, a parte rivelarsi comunque un’opera notevole, a una lettura approfondita mostra lo stesso pallino per storie più o meno velatamente character driven che Palloni dimostra di avere nel suo fumetto precedente. Abbandonato il noir metropolitano, l’autore opta per una storia di fantascienza dall’ambientazione parecchio strana, a tratti disorientante ma non per questo meno credibile, e mette in scena un racconto dove, ancora una volta i personaggi, con la loro caratterizzazione intensa e reale, si rivelano il vero motore della storia.

Adolescenti ribelli adorabili e mai banali in cui identificarsi è un piacere, più dalla parte del classico che da quella del cliché, si muovono su uno sfondo straniante ma tutto sommato riconoscibile, una distopia strana e originale in cui si rischia di perdere le coordinate ma non abbastanza da permettere al fumetto di perdere la presa sul lettore. Vittoria Macioci, con il suo tratto cartoonesco, dà al fumetto un’atmosfera surreale e divertente, in particolar modo quando dipinge le forze dell’ordine che ricordano certe maschere del carnevale, che alleggerisce la lettura rendendola scorrevole grazie anche a una buona padronanza del dinamismo e del senso del ritmo.