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Super ladri

2021
REGIA:
Motonobu Hori

Il nostro giudizio

Super ladri è una serie tv del 2021, diretta da Motonobu Hori.

Johnny Fulmine è un supercriminale mezza tacca che, uscito dal carcere, si rimette subito al lavoro con la sua banda di delinquenti da due soldi. Il gruppo finisce dritto in bocca al Pretoriano, uno dei supereroi più potenti e più spietati del mondo e, quando Johnny pensa di essere prossimo a finire nuovamente in prigione, la sua ragazza, una telepate di nome Kasey, lo salva. I due si ripromettono di smettere con i crimini da poco e provano a svoltare una volta per tutte grazie a Calore, un supercriminale in pensione con un piano estremamente ambizioso per un colpo milionario. Il tipico piano perfetto in cui troppe cose possono andare a finire in tanta malora. Super ladri è una serie TV anime tratta da Supercrooks, uno dei fumetti del Millarworld, l’universo narrativo per cui lo sceneggiatore Mark Millar ha concluso un accordo con Netflix che vedrà una serie di adattamenti sulla piattaforma.

La caratteristica stupefacente di Millar è proprio questa: tanto è vuoto come fumettista, con all’attivo una lunga serie di prodotti inconsistenti che, più che lavori completi, sembrano soggetti abbozzati e messi sulla carta alla meno peggio, quanto è abile a muoversi con maestria ed efficacia nel mondo del cinema e delle serie TV. Lo testimoniano il successo di Kick Ass al cinema e l’adattamento, decisamente meno riuscito, di Jupiter’s Legacy sempre per Netflix, che presto trasmetterà altri adattamenti targati Millarworld. Seppur non all’altezza di altri scrittori di Fumetti, il creatore di Nemesis è evidentemente in grado come nessun altro di comunicare con i produttori e di trasmettere le proprie idee in maniera efficace. Più di quanto sappia sceneggiare. Super ladri, infatti, batte Supercrooks di diverse lunghezze per diversi aspetti. A partire dai personaggi, più caratterizzati, i classici adorabili losers magari visti e stravisti ma che ancora una volta riescono nel trucchetto di farci innamorare di loro e del loro forte desiderio di rivalsa.

Per non parlare del ritmo, che nell’anime fila via veloce come una palla di schioppo pur senza lasciare quella sensazione di poco, di inconsistente che il lettore prova dopo aver chiuso il fumetto. A livello visivo, poi, la scelta di adottare gli stilemi dell’anime funziona e, ancora una volta, funziona meglio del fumetto nonostante i disegni di Supercrooks siano opera di un bravissimo Leinil Francis Yu che, dai tempi di Wolverine, si è fatto le ossa alla grande come artista di prima categoria. Insomma, tutto funziona in un adattamento divertente e godibile, che aggiunge sostanza ai personaggi di cui viene esplorato il passato e a un mondo che viene reso con maggior profondità, perché l’azione che porta alla risoluzione della trama arriva con i tempi giusti, viene preparata di modo da permettere a chi fruisce la storia di ambientarsi e di provare la giusta sensazione di aspettativa, perché nelle caper stories, con o senza supereroi e supercattivi, la preparazione è assolutamente fondamentale.