Moira Orfei R.I.P.

Un ricordo della regina del circo e dei pepla…
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È trapassata, ieri mattina, all’età di 83 anni – ne avrebbe compiuti 84 il prossimo 21 dicembre – Moira Orfei, regina del circo e personaggio in senso più largo dello show business, con una carriera cinematografica non di poco conto alle spalle e un volto familiare agli spettatori televisivi. Ho spulciato l’archivio di Nocturno alla ricerca di dove avessimo parlato di lei, per ricordarla “a tema”. Trovo una sua scheda insieme a quella di Liana Orfei che le veniva cugina, nel numero 33 della rivista, contestualmente al dossier La forza del mito, consacrato al peplum. Scriveva Giuseppe Lippi, estensore delle schede sulle due Orfei, quella bruna che avrebbe avuto come caratteristica principe nel look la pettinatura detta “ a cofana” e quella bionda, Liana, che era però anch’ella in origine scurocrinita: “Mora e Liana Orfei ‘panem et circenses’. Le due primedonne del circo si sono date con voluttà al genere in costume e al mitologico in particolare. Moira è nata a Codroipo in Friuli, nel 1931, e ha esordito nel genere con Gli amori di Ercole, di Carlo Ludovico Bragaglia 1960), film veicolo per la bomba sexy americana Jane Mansfield, nella parte di Deianira, e suo marito Mickey Hargitay in quella di Ercole. In seguito, il fascino bruno e generoso di Moira si manifesta nel ruolo di Attea, in Ursus nella valle dei leoni, del 1961, sempre diretto da Bragaglia, e in Maciste, l’uomo più forte del mondo, anch’esso del 1961, di Antonio leonviola. Moira riprende il ruolo di Attea, fidanzata dell’uomo invincibile, in Ursus di Carlo Campogalliani, mentre nel 1963 si concede una parodia con Totò e Cleopatra, nella parte di Ottavia”.

Lei stessa raccontò che il principe De Curtis, col quale fece più film, anche Il monaco di Monza, Totò contro i quattro, aveva perso la testa per la sua persona, ma non era, sebbene lusingata dell’interesse, il tipo di uomo che le andasse a genio. Proseguiva Lippi: “È Poppea in L’incendio di Roma (1963), Ura in L’eroe di Babilonia di Siro Marcellini  (1963), Malva, la nipote cattiva del re, in Zorro contro Maciste di Umberto Lenzi (1963), la cui ambientazione nella Spagna del XVI secolo deve forse qualcosa al Maciste all’inferno di Riccardo Freda, che era ambientato nella Scozia dello stesso periodo. Moira sembra decisa a seguire il genere fino agli ultimi sussulti; e così la troviamo in un bel ruolo (Pasifae) nel Trionfo di Ercole di Alberto De Martino (1964) e lo stesso anno in Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili di Giorgio Capitani”.

Ma non calzò solo le caligae né indossò solo i pepla, sullo schermo. Felliniana nell’essenza prima che nella forma, purtroppo non lavorò mai con Fellini, anche se si fece fotografare con il Maestro, reggendo in grembo una scimmia con un paltò rosso. A quarant’anni era ancora più gnocca che a venti e nei film, i maestri dei Settanta la usarono spesso in chiave puttanesco-casareccia, come Dino Risi che le fece fare in Profumo di donna il ruolo della peripatetica che Momo va a selezionare per Gassman, chiedendole se ha dei bei capelli neri e lunghi – «Aho, ma tu vuoi scopare o farmi le trecce?» – mentre Fulci che già l’aveva avuta in Come inguaiammo l’esercito nel ruolo di Taide – nomen omen – la riebbe in Il Cav Costante Nicosia demoniaco ovvero Dracula in Brianza, dove le fece fare la Belva assatanata, una escort esperta in sadomaso alla quale si rivolge Buzzanca. Menava gran vanto di non essersi mai spogliata davanti alla macchina da presa, anche se questo le costò una volta una gran lite con Risi, che in Profumo di donna la voleva nuda per la scena d’amore con Gassman. Moira disse di no. E la spuntò lei. Dopo Il Cav Costante Nicosia girò ancora tre film, Arrivano i bersaglieri di Gigi Magni, Viaggio di nozze in giallo, del napoletano Michelangelo Jurlaro, un film del 1990 che nessuno sulla faccia della Terra parrebbe avere mai visto – ma stuzzica il cast, con Ciro Sebastianelli, Claudia Cavalcanti, Ugo Fancareggi e Giorgio Ardisson – per finire con Vacanze di Natale 90, di Enrico Oldoini, dove interpretava la moglie di De Sica.