È il primo progetto finanziato in Germania con Kickstarter, la piattaforma per crowdfunding con base negli Stati Uniti. Si intitola Sky-Shark e conterrà esattamente quello che promette: squali volanti. Che non avranno però niente a che fare con i pescecani trasportati dai tornado delle tre recenti produzioni dell’Asylum degli Sharknado – anche se probabilmente il là è stato dato proprio da questi prodotti direct to dvd. Qui gli squali sono dei pescioni zombi e sono stati modificati, con reattori e turbine per fungere da cavalcature volanti a un’orda di soldati tedeschi morti viventi che scorazzano nei cieli della Terra compiendo omeriche stragi a bordo dei velivoli civili che prendono d’assalto.

Il progetto era stato messo a punto in un laboratorio nazista sepolto tra i ghiacci dell’Antartide, che un gruppo di geologi incautamente viola, dando la stura al flagello. Così per contrastare questa letale minaccia aerea, si pensa bene di ricorre al metodo chiodo scaccia chiodo, raggruppando insieme un team di soldati americani morti in Vietnam e resuscitati per diventare i difensori dell’umanità.
La mente operativa dietro questa allucinante sinossi che da idea sulla carta si sta ormai trasformando in un film, dopo i buoni risultati raggiunti con il finanziamento collettivo e le prevendite di Cannes in cui si è inserita per i Paesi di lingua tedesca addirittura la Sony, è quella di Marc Fehse, un ragazzotto tedesco, film-maker appassionato di cinema bis internazionale (date un’occhiata al suo sito e capirete il genere), con una passione smodata per lo splatter e per i film d’azione della vecchia, gloriosa Cannon, come si capisce dal logo della Fuse Box Films – uno dei marchi di Fehse – sotto la cui egida viene presentato Sky-Sharks. Ma tutto resterebbe al livello di chiacchiere o di intenzioni, se il regista e il suo team non avessero approntato un folgorante teaser di sette minuti in cui si può vedere tradotta in atto la filosofia gioiosamente sanguinaria e totalmente delirante che sta dietro e dentro questo progetto. E non c’è nulla da commentare. Solo da godere…

Se volete saperne di più, qui la pagina del progetto.