Romero pensiero

Qualche spunto emerso dall’incontro di G.A. Romero con la stampa a Lucca
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Il Lucca Film Festival 2016 si tinge di rosso con un ospite d’eccezione. Uno dei più importanti mattatori del genere horror e affini, nonché pioniere capace di rivoluzionare un genere: George A. Romero… Un incontro particolare fra il papà degli zombi e la stampa, che ha innescato interessanti considerazioni da parte del regista.

La concezione della morte secondo George

Nei miei film ho sempre voluto rappresentare gli zombi come veri e propri “strumenti metaforici”. Il mio vero intento è stato quello di soffermarmi su come le persone affrontano la vita a scapito della morte. Una mia rappresentazione un po’ eccentrica e del tutto minimalistica dei vari stati d’animo che le persone manifestano durante il corso della loro vita…

Cosa fa veramente paura a George Romero? Gli zombi?

Paura degli Zombi? No di certo, quello che mi fa paura oggigiorno è il terrorismo. Preferirei piuttosto incontrare i miei zombi e tentare un dialogo.

Sui fumetti

Amo i fumetti da una vita, è un mondo surrealista che mi ha sempre attratto. Ritengo che sia più facile scrivere i fumetti perché non mi devo preoccupare del budget, come nei film. Però il cinema dà più soddisfazione perché un film è un progetto completo, dove hai ponderato per giorni e giorni, attendendo con impazienza la sua rappresentazione.

Cosa pensa di The Walking Dead?

Non mi piacciono le serie tv di oggi, ho amato il fumetto originale di The Walking Dead e anche la prima stagione, poi è diventata una soap opera. Inizialmente la rappresentazione aveva quella componente di smarrimento che in qualche modo poteva associarsi , per caratteristiche, ai miei film passati, poi c’è stato un brusco cambio di script che ha compromesso il tutto, dando vita a una sequela di situazioni difficili da apprezzare. Come ho ribadito prima, ha assunto tremendamente, una caratteristica da soap opera, facendo perdere il mio interesse.

George Romero è soddisfatto di George Romero ?

Mai. Tendenzialmente non sono mai soddisfatto. Ciò che ho fatto in passato indubbiamente mi compiace, mi appaga, in minima parte, ma ho ancora molte cose da voler attuare sul piano cinematografico. Difficile oggi poterle rappresentare, dato che, nella maggior parte dei casi, il budget non collima mai con la moltitudine di idee derivanti dallo script.