Pollice su per Le cronache di Shannara

Il serial tv fantasy più atteso dai fan
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La lunga attesa per i fan italiani di Terry Brooks è finita: Sky Atlantic trasmette, da venerdi 15 gennaio 2015, la serie televisiva prodotta da MTV che finalmente dà corpo al leggendario best-seller Le Cronache di Shannara, l’avventura epica finalizzata al trionfo del  Bene sul Male, con un grande cast di attori, secondari e principali, ognuno dei quali apporta al racconto qualcosa di originale, e che racconta la storia radicale di tutte le guerre che hanno condotto al paesaggio futuro post-apocalittico popolato da creature di fantasia. Ma è interessante notare che i produttori esecutivi di Le Cronache di Shannara,Terry Brooks (lo stesso autore che nel 1977 creò questa saga), Jon Favreau, Dan Farah, Miles Millibar e Al Gogh abbiano deciso di fare un salto temporale e di cominciare a partire dal secondo libro, Le Pietre Magiche di Shannara.

Proprio cosi! Tutti i fan che si aspettavano che la serie iniziasse con Shea e suo fratello Flick saranno stati tristemente delusi nello scoprire che il primo episodio “salta” l’intera storia di La Spada di Shannara. Il motivo? Tutto dipende  dai tre giovani protagonisti della serie. Infatti,  entriamo in questo mondo attraverso gli occhi del giovane semi-elfo  e semi-umano Wil Ohmsford (l’Austin Butler di The Carrie Diaries), reduce da una grave perdita che lo porta a decidere di impacchettare la sua vita e di diventare un guaritore lontano dalla sua città natale. Lungo il viaggio viene  intercettato da un furbo e veloce Rover umano (conosciuto anche come wanderer) chiamato Eretria (Ivana Baquero). Sono subito scintille (sono entrambi giovani e maledettamente attraenti, nulla di cui meravigliarsi quindi), ma presto le cose prendono una brutta piega quando il misterioso druida Allanon (il Manu Bennett di Arrow e Spartacus) rapisce Wil e lo porta alla città elfa di Arborlon per iniziare una ricerca che solo Wil potrà completare. In essa saranno coinvolti l’improvviso decadimento di un albero magico che avrebbe il potere di tenere lontano il Male, una principessa elfa di nome Amberle (Poppy Drayton), grande diffonditrice del femminismo elfo, un mutaforma che sta creando danni dentro le mura della città elfa, e  tre pietre giunte nelle mani di Wil che hanno il potere di annullare qualsiasi creatura malefica… ma la cui magia si paga a un prezzo molto alto.

Se l’intreccio di Le cronache di Shannara può risultare un po’ confuso all’inizio per i non-lettori della saga, dopo le prime  due ore gli spettatori saranno capaci di seguire la storia con piacere e senza difficoltà. E anche se sulle prime si avessero problemi a capire chi siano tutti i personaggi e cosa vogliono, ci si diverte in ogni caso con le eccezionali scenografie. E che una scena si svolga all’esterno sulle montagne della città natale di Wil, Shady Vale, che si svolga nell’elaborato palazzo elfo di Arborlon, o nel magico santuario dell’albero Ellcrys, o anche vicino alle rovine di quelli che erano stati i palazzi e le costruzioni del ventunesimo secolo, è chiaro che la produzione di MTV non ha badato a spese per rendere questo spettacolo epico e credibile quanto Il Signore degli Anelli. Per la loro prima produzione fantasy non  si sono risparmiati e il risultato è stato a loro favore.

E sicuramente ha contribuito anche l’obbligatorio triangolo amoroso che si crea tra i tre  protagonisti: è, dopotutt,o un dramma alla MTV! Ma nessun personaggio si perde compiacendosi e crogiolandosi del tutto nel melodramma. Loro devono prima salvare il mondo, e dopo preoccuparsi di chi è innamorato di chi. Morale della favola: pensate a Le Cronache di Shannara come a Il Signore degli Anelli e Game  of Thrones messi insieme, ma con un tocco più leggero (più commedia e battute) e un target di pubblico un po’ più giovane. Ma ciò non significa che sia solo un prodotto per ragazzi. Bennett, John Rhys Davies (nel ruolo del re elfo Eventine) e il resto del reame elfo apportano la giusta quantità di maturità per bilanciare ed evitare che tutto si riduca a un dramma della gioventù rappresentato durante le ricerca di Wil, Amerble ed Eretria. Adattare la serie originale di Brooks è stata una bella scommessa, ma già dai primi due episodi si capisce che è stato il modo migliore per portare in vita una saga seguita da cosi tanti fan.