Phantasm RaVager

Un nuovo video sulla pagina facebook dell’horror più atteso...
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Don dice che Phantasm: RaVager uscirà nel 2015. Don dice che nel film ci sono quattro delle più sanguinarie morti di tutti i Phantasm. Don dice che stanno approntando un secondo trailer, in cui si saranno anche dei dialoghi che suggeriranno qualcosa del plot. Don dice che aveva un sacco di spunti inutilizzati per altri Phantasm, e che li ha usati. E che questo nuovo capitolo va in molte direzioni differenti. E dice che David Hartman ha scritto una sceneggiatura meravigliosa. Don dice che l’età degli attori non è stato un problema e che ci saranno nel film momenti davvero emozionanti. Gigi e Reggie dicono che nel film ci sarà Peter Dinklage, che è amico di Hartman, nella parte di un personaggio buono e di uno cattivo. Gigi dice che lei e David si sono battuti perché ci fossero molto sangue e budella. Gigi dice che Jebadiah Morningside non si vedrà. Bill dice che non è stato coinvolto nel progetto come Mike. Mike dice che è stato coinvolto nel progetto per quattro anni. David dice che ha fatto del suo meglio per armonizzare questo film agli altri della serie… Don è Don Coscarelli e non abbisogna di specificazioni. David è David Hartman, animatore, regista e grande fan della saga dei Phantasm. Gigi è Gigi Fast Elk Porter, effettista speciale, truccatrice e attrice, sposata, dal 2001, con Reggie Bannister, il quale non abbisogna nemmeno lui di presentazioni. Bill è Bill Thornbury, ossia Jody. Mike è A. Michael Baldwin, ossia Mike. E tutto il pezzo che abbiamo appena riportato è il resoconto, il sugo, l’essenza di quanto emerso in una convention americana dell’estate 2014 a proposito di Phantasm: RaVager, il nuovo tassello, il quinto, della saga horror più spaventosa e più strana del pianeta, che Coscarelli innescò nel 1979: 36 anni oggi.

Nessuno ci sperava più. L’ultima volta era stato nel 1998, con il mistico quarto capitolo di Phantasm IV: Oblivion, minimale, ambientato per tre quarti in un deserto e che era piaciuto a pochissimi. Si diceva, allora, che Coscarelli avesse scelto di non scegliere di terminare e come terminare quello che in buona sostanza lo ha fatto diventare qualcuno e qualcosa nella storia del cinema di genere. Oblivion era nato per essere una conclusione, era nato per essere Phantasm: End, era nato, prima ancora, dall’impossibilità di realizzare una sceneggiatura scritta da Roger Avary – la prima cosa che scrisse dopo l’Oscar preso per Pulp Fiction – dal titolo Phantasm: 1999 e che si sarebbe dovuta strettamente legare al terzo Phantasm ambientandosi però in un futuro post-apocalittico in cui gran parte degli Stati Uniti è finita nelle mani del “Tall Man” e delle sue truppe di nani e di zombi. Sono rimaste in piedi solo due metropoli: New York da una parte e Los Angeles dall’altra. Nel mezzo si stende un territorio devastato dall’opera dell’“Uomo Alto”, che ha la propria roccaforte in un gigantesco mausoleo mormone. Reggie, che vive ora a New York è assillato da incubi in cui gli appare Mike, tenuto in ostaggio e torturato dal “Tall Man”, che gli chiede aiuto. Decide così di intraprendere un viaggio alla ricerca dell’amico, attraverso i territori distrutti. Nella sceneggiatura di Phantasm: 1999, scritta da Roger Avary verso la metà degli anni Novanta, era previsto un personaggio pensato appositamente per Bruce Campbell, che avrebbe coadiuvato Reggie e Mike nella lotta contro il Male. E alla fine il combattimento si sarebbe spostato anche nel luogo di provenienza del demone: il mondo di rocce e con il cielo rosso.

Ma i piani di Coscarelli si erano dovuti scontrare e riadattare su quelli del destino e soprattutto del dio denaro: l’opera finale progettata si era ritrovata a dover celebrare le nozze con i fichi secchi. O, continuando la metafora culinaria, a cucinare le polpette con i resti di Natale, visto che oltre metà del film era fatta di scarti e doppi dei tre precedenti. Il quinto film, a questo punto, era finito oltre le colonne d’Ercole delle ipotesi remote: anche se nel 2005 Coscarelli aveva lavorato con Stephen Romano alla scrittura di un remake di Phantasm e poi a quella di un Phantasm: Forever, divenuti però solo materia di discussione puramente accademica tra lo zoccolo duro del fandom. Questo finché nella primavera 2014, la casa di produzione di Coscarelli, la Silver Sphere Corporation, diffonde un trailer del film che, a dar retta all’IMDB, si chiamava in fase di lavorazione Reggie’s Tales e che ora si presenta al mondo, invece, come Phantasm: RaVager, con la V grande che sta per il numero 5, ripetendo il giochetto di OblIVion del 4. Coscarelli e compagni hanno agito per bene e di soppiatto, mettendo i fan davanti a fatto compiuto. Anzi, a due fatti compiuti: il primo, che un nuovo Phantasm fosse ormai realtà. Il secondo, che la regia non appartenesse a Coscarelli – sceneggiatore e produttore – ma a David Hartman. Ma c’è un ma: del film non conosciamo nulla. Nulla della sua storia esterna, se non che è stato girato in grandissimo segreto tra la fine del 2012 e il 2013 nel Sud della California, anche nei pressi della casa che da quelle parti possiede Reggie Bannister; e nulla della sua storia interna, neppure uno straccio di sinossi.

Sembrerebbe comunque pacifico che alcune idee siano state mutuate dal vecchio script di Avary, a cominciare dalla Plymouth Cuda blindata e armata di mitragliatrice come un veicolo alla Mad Max. Phantasm: 1999 culminava in una spedizione sul pianeta natale dell’“Uomo alto” e nel trailer, come immagine conclusiva, vediamo Reggie Bannister in un paesaggio agreste sovrastato da un’enorme sfera scura, con dei corvi che sinistramente gracchiano: l’ingresso nella dimensione aliena? Chissà che chiave di lettura va poi data del fatto che Reggie torni a vestire la divisa da gelataio, come nell’ultima parte di Oblivion? In altri frammenti lui e Mike sono in abiti da guerriglia e si accompagnano ad altra gente, anche al nano Peter Dinklage. Un personaggio mitico del primo film, la ragazza con l’abito color lavanda, l’alter-ego femminile di “Tall Man”, ritorna in RaVager, sempre interpretata dalla stessa bionda e tettuta Kathy Lester. E più recentemente è filtrato che nel film ci sarà anche Gloria Lynne Henry, la nera con nunchaku vista nel terzo Phantasm. Le sfere assassine, la porta dimensionale nella stanza abbagliante di bianco, gli gnomi incappucciati appaiono nel preview, insieme a dei personaggi inediti mascherati con sacchi di iuta e occhiali da saldatore, che forse però sono solo Mike e Reggie camuffati… Nessuno ha la più pallida idea di quando precisamente lo vedremo, Phantasm: RaVager – che vorrebbe dire “il devastatore, il razziatore”, con riferimento evidente al “Tall Man”: ma l’ipotesi di un’uscita nelle sale appare remota e, a parte festival specializzati e circuiti specifici, ciò di cui nei forum degli addetti ai lavori si parla sempre con maggior frequenza è una distribuzione direttamente in dvd. Noi intanto vi offriamo uno dei filmati che il regista Hartman ha recentemente pubblicato sulla pagina facebook di Phantasm: RaVager: protagonisti lui stesso, la figlia Vivian e una delle sfere micidiali che vedremo – ci auguriamo al più presto – nel film…