Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon è un film del 2013 per la regia di Hark Tsui.

Che sia Tsui Hark, e nessun altro, il maggior cineasta vivente? Possibile? Di fronte alla magnificenza della sua ultima creazione, che mette in ombra persino i suoi capolavori più amati e celebrati, il dubbio sorge legittimo. Prequel di Detective Dee, il film rilancia su tutti i fronti il tasso di pura spettacolarità (anche se non è mancato chi ha storto il naso…) e corregge il tiro rispetto alle imperfezioni stereoscopiche del precedente Flying Swords of Dragon Gate.

Nonostante il film possegga un ritmo e un afflato degni della più alta chanson de geste, è evidente che Hark approccia la materia con lo sguardo del cineasta sperimentale e sperimentatore. Ciò che gli sta a cuore è la resa dell’immagine, l’efficacia del ritmo, del racconto. Certo: creare una mitologia cinese, composta da un pantheon di eroi autoctoni, come fu già il caso di Wong Fei Hung, continua a stare in cima alla lista delle sue preoccupazioni, anche perché Hark è tra gli osservatori più attenti della situazione cinese contemporanea.

Detto questo, Hark ama i nostri occhi e non gli fa mancare nulla: spettacolari duelli, mostri della laguna nera, creature marine enormi, cavalli che schizzano come folgori sott’acqua, intrighi politici, coreografie mozzafiato e, soprattutto, una suddivisione dello spazio impressionante per precisione e profondità. Tsui Hark è davvero la somma algebrica fra Orson Welles e King Hu. Un genio della forma cinema che si fa instancabilmente epica in movimento.