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You’re Next

2011
Titolo Originale:
You're next
REGIA:
Adam Wingard
CAST:
Sharni Vinson (Erin)
Nicholas Tucci (Felix)
Wendy Glenn (Zee)

Il nostro giudizio

You’re Next, nuovo film del 2011 diretto da Adam Wingard.

La famiglia Davison si riunisce nella villa in campagna per festeggiare l’anniversario di matrimonio di Aubrey e Paul, e il convivio rivela i malcelati dissapori tra il parentado, quando dei misteriosi assassini mascherati invadono la casa e iniziano a massacrare tutti quanti, uno a uno. Peccato che alcune donne, quando sono incazzate, diventino più letali di un’armata di mercenari, e la situazione presto si ribalta. Ok, l’home invasion è la nuova tendenza, e lo sa bene la Lionsgate visto che è tra coloro che stanno imponendo questo trend.

Tuttavia You’re Next, diretto da Adam Wingard, già dietro la macchina da presa per A Horrible Way to Die, è molto diverso da The Purge, Static e dai predecessori The Strangers, Them fino a Funny Games. Il film di Wingard si prende infinitamente meno sul serio, e per questo ha un potenziale commerciale molto più ampio. Molto più black comedy che film horror, all’inizio sembra un Festen da ridere: ha dalla sua una brutalità negli omicidi che li rende particolarmente efferati, soprattutto per il realismo con cui vengono restituiti. Il film non è però mai disturbante, vista l’atmosfera da commedia slapstick che aleggia. Questo per merito dei dialoghi brillanti e ispirati di Simon Barrett, già sceneggiatore dell’interessante western horror Dead Birds, e che compare di persona nell’episodio degli ABC’s of Death di Wingard, Q for Quack.

Un po’ commedia degli equivoci, un po’ mistery, You’re Next si divide tra momenti di tensione e sketch macabri quanto divertenti e altrettanto realistici, che quasi fanno pensare a una versione estrema della comicità dei Three Stooges. L’intreccio è veramente banalissimo, non c’è da aspettarsi alcuna sorpresa sconvolgente, ed è in funzione delle dinamiche dei personaggi. Wingard sceglie di realizzare una commedia thriller che in entrambe le sue identità ha un sapore retrò, se non per la caratterizzazione dei personaggi, per un’evoluzione dello slasher che guarda al passato invece che al futuro.