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X-Men Apocalisse

2016
Titolo Originale:
X-Men Apocalisse
REGIA:
Bryan Singer
CAST:
James McAvoy (Professor Charles Xavier)
Michael Fassbender (Erik Lehnsherr / Magneto)
Jennifer Lawrence (Raven / Mystique)

Il nostro giudizio

Se ancora non fosse chiaro, il tema principale della nuova trilogia prequel degli X-Men è il Tempo e la sua manipolazione. Flashback, flashforward e tutto quello che ci sta in mezzo, prendendosi la libertà di rimescolare le carte di avvenimenti e personaggi, non solo di film e fumetti, ma anche della nostra Storia, quella con la S maiuscola. Non si tratta di una novità nei reboot dei comic, ed è ormai frequente anche nei film. L’esempio più fulgido può essere considerato lo Star Trek di J.J. Abrams, ma anche la nuova trilogia di X-Men non scherza, giocando soprattutto con i punti fermi della storia del Novecento. La crisi di Cuba in X-Men: Le origini, l’omicidio Kennedy e la guerra in Vietnam in X-Men: Giorni di un futuro passato, e la Guerra fredda in questo nuovo e ultimo capitolo X-Men: Apocalisse. In parole povere, per dirla alla Deadpool: «La linea temporale è così intricata». E sono proprio le sue parole che sentiamo nella testa quando dall’antico Egitto, già anticipato dalla scena post titoli di coda di Giorni di un futuro passato, ci ritroviamo nel 1983. Cosa succederà ora? Succede che Bryan Singer sceglie di continuare a giocare con il tempo, non per cambiare la saga, ma la nostra realtà: l’universo finzionale di riferimento (dei 6 film, più spin-off) viene infatti ri-messo al posto giusto, sentinelle comprese, ma è la nostra storia a trasformarsi in un’ucronia.

Un gioco che alla lunga funziona, nonostante sia appesantito dalla durata del film, da dialoghi troppo seriosi, flashback ridondanti e dalla bidimensionalità dei nuovi personaggi, villain Apocalisse in primis, che non giova alla fruizione del film come episodio singolo. Eppure come si fa a volergli male? L’entrata in campo delle vecchie conoscenze è sempre all’altezza (vedi Magneto/Fassbender saldatore e Mystique/Lawrence in calze a rete e minigonna porpora), il livello di strizzata d’occhio ai nerd è assai sagace (con tanto di parallelismi esibiti con Il ritorno dello Jedi) e più di una scena memorabile. Innanzitutto l’intermezzo Wolverine, che ancora prima del finale, chiude idealmente il cerchio tra prima e seconda trilogia. I fan della serie riconosceranno immediatamente il luogo di detenzione dove vengono portati Mystique, Bestia e Quicksilver, e non potranno che pregustare l’arrivo degli artigli, nonché fremere quando le mani della giovane Jean Grey (Sophie Turner, meravigliosa) toccheranno le tempie del buon vecchio Logan (Hugh Jackman per l’ultima volta nei panni di Wolverine). Imperdibile poi il ritorno di Quicksilver, che dopo il successo della sua personale scena di salvataggio nel caveau del Pentagono in Giorni di un futuro passato, si guadagna a furor di fan un nuovo momento di gloria: di gran lunga la scena più divertente del film.

Immancabile la bromance tra Xavier e Magneto, con nuove lacrime e dialoghi zuccherosi, che tutto sommato, anche grazie alla chimica naturale tra Fassbender e McAvoy, ci fa sogghignare sotto i baffi. X-Men Apocalisse segna la fine di un ciclo e ne rilancia un possibile futuro, diverso ma uguale a se stesso. Non è forse questo il tipo di giocattolo temporale che ogni nerd vorrebbe possedere? Avvertenze. 1) Olivia Munn in tutina bondage di Psyloch è tutta da gustare; 2) Nel film viene mostrata la prima volta di Ciclope, ovvero come si sono manifestati i suoi poteri e, purtroppo per lui, questo avviene a scuola. Fate caso alla professoressa del giovane Scott: è un’irriconoscibile Ally Sheedy, sogno erotico/romantico degli anni 80; 3) Alla fine degli interminabili titoli di coda non sarete ricompensati da una scena extra. E allora cambiate il vostro futuro e vivete cinque minuti in più della vostra vita fuori dalla sala.