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White Lines

2020
REGIA:
Nick Hamm, Luis Prieto, Ashley Way, Alvaro Brechner
CAST:
Laura Haddock (Zoe Walker)
Tom Rhys Harries (Axel Collins)
Francis Magee (Clint Collins)

Il nostro giudizio

White Lines è una serie tv del 2010, creata da Álex Pina.

Chi ha ucciso Alex Collins? Egocentrico, talentuoso dj inglese che all’età di vent’anni, sul finire degli anni 90, lascia la grigia Manchester per Ibiza, alla ricerca di un sogno, assieme ai suoi inseparabili amici? Famiglie rivali; segreti morbosi; vendette e tradimenti; sesso e droga. Questi gli elementi della serie Netflix composta da dieci episodi: un racconto a tratti frenetico, a tratti pigro che usa un filtro giallo perenne, a mostrare il sole e il caldo spagnolo. Scritta e diretta da Álex Pina, acclamato creatore de La casa di carta, la serie è un discreto prodotto di intrattenimento, che forse a volte pretende di prendersi troppo sul serio, ma che poi si ricorda di buttarla sull’ironia e sul grottesco, per non essere troppo pesante. Tutto inizia col ritrovamento di un corpo essiccato dall’arsura e dal tempo nel deserto di Almeria, in Spagna, che reca i segni di violente aggressioni e ferite multiple. Il cadavere è quello del giovane inglese (Tom Rhys Harries) e a cercare risposte è sua sorella Zoe (Laura Haddock) che decide di recarsi ad Ibiza, partendo dal gruppo di amici con cui il fratello era partito.

Come sempre si scopriranno verità scomode e realtà sconcertanti, attraverso una narrazione a incastri sullo sfondo di un mondo solare e caldo, ma che cela dietro un sordido e marcio background. Tutta la vicenda è incentrata su Zoe, la quale durante la permanenza nella città iberica, sembra non farne mai una giusta: tra il senso del dovere schiacciante e la necessità di essere all’altezza della situazione, la donna scoprirà molto sia su di sé, che sul fratello morto. La sua concezione del mondo si infrange; le certezze si sgretolano e nulla sarà ovviamente come prima. White Lines è un thriller venato di ironia, con situazioni e scene di violenza e sesso; i personaggi hanno tutti diversi strati oltre la facciata di convenienza e il dramma caotico che la donna porta con sé, sconvolgerà ognuno di loro, lasciando tracce sia nel fisico che nell’anima. Come Duarte Boxer (Nuno Lopes), il tuttofare della potente famiglia Calafat, che rimarrà stravolto e bruciato dalla presenza della donna.

O il gruppo di amici di Alex, che a distanza di anni sono costretti a fare i conti con un passato ingombrante che reclama il suo legittimo posto nelle loro vite. Guardando White Lines a volte sembra di assistere ad una soap opera, dove le famiglie si scontrano con i loro psicodrammi travolti dal caos e dalla disinibizione: altre invece il surreale di alcune scene non può fare a meno di far ridere, anche sulle avversità dei protagonisti e i loro risvolti tragicomici. Un racconto contorto, con flashback del passato che scoprono a poco pezzi di una vicenda sempre più sporca e perversa. Come afferma la stessa protagonista: “La verità e sopravvalutata”, perché a volte è meglio tacere che dire; confessare o scoprire, evitando così di complicare o distruggere le cose a cui teniamo.