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When Evil Lurks

2023
Titolo Originale:
Cuando acecha la maldad
REGIA:
Demián Rugna
CAST:
Ezequiel Rodriguez (Pedro)
Demián Salomon (Jimmy)

Il nostro giudizio

When Evil Lurks è un film del 2023, diretto da Demián Rugna.

Il Male ha molte facce e, spesso, anche molti corpi. Si perché, esattamente con un fetentissimo virus, il Male è in grado d’infettarti quanto meno te lo aspetti; prendendo il controllo della tua mente e della tua carne fino a trasformati in un Posseduto o, peggio, in un Marcio. Debellarlo è difficile ma non impossibile, almeno se si rispettano alcune semplici regole. Non usare energia elettrica. Non stare vicino ad animali. Non provare a ferire o ad abbattere a suon di pallottole il diretto contaminato interessato. E, cosa più importante, non aver mai paura di morire. Questo è in soldoni l’oscuro, putrescente e malevolo universo di When Evil Lurks: una sorta di rurale e superstizioso mondo parallelo nel quale il Male esiste ed è da tutti creduto e ben conosciuto. Un mondo dove le stesse autorità si premurano d’inviare esoterici professionisti a mettere in quarantena le infettate comunità e ad impartire la Dolce Morte ai potenziali incubatori del Maligno. Un mondo, quello partorito dalla fervida e raggelante fantasia del talentuoso Demián Rugna, dove la Chiesa è ormai morta e sepolta, lasciando che il Male s’impossessi senza pietà di grandi e sopratutto piccini. Anche perché, se è vero che al Male piacciono i bambini, è altrettanto vero che, in fono in fondo, anche ai bambini piace il Male.

Ed è proprio con la pericolosa fonte di un nuovo malefico contagio che il ruvido Pedro (Ezequiel Rodriguez) e il fratello Jimi (Demián Salomón) si trovano, loro malgrado, a dover combattere, dopo aver rinvenuto nel fitto del bosco che costeggia il loro isolato paesello il cadavere tranciato in due di un uomo che, documenti e stramba strumentazione alla mano, si rivelerà essere nientemeno che un Pulitore, intervenuto per eradicare anzitempo il satanico simbionte da uno sfortunato abitante della zona. Individuato l’ammorbato Paziente Zero nell’ormai canceroso e putrescente Uriel (Pablo Galarza), i nostri (anti)eroi tenteranno, assieme al cinico proprietario terriero Don Ruiz (Luis Ziembrowski) di portare la schifida ma ancora senziente carcassa dello sfortunato marcione fuori dai confini della rustica cittadina, salvo poi incautamente perderla durante il tragitto e innescando così una sequela di truculente reazioni a catena che porteranno la Morte Rossa dritta dritta fra i pascoli e le selve di questo sperduto Villaggio dei Dannati. In una disperata corsa contro il tempo il nostro redneck della Cordigliera dovrà dunque tentare il tutto e per tutto, assieme al fido ermano, per salvare i suoi affetti più cari dal sopraggiungere di un temibile Day of the Evil Dead, portando al sicuro l’anziana madre (Isabel Quinteros), il suo autistico primogenito Jair (Emilio Vodanovich) e il figlioletto Santino (Marcelo Michianaux) dalle grinfie di un Male pronto a nascere sotto la più mentita delle umane spoglie.

Nonostante non vi sia proprio nulla da e di cui ridere, c’è parecchio di raiminiano alle radici di When Evil Lurks: a cominciare dall’idea di un Male anarchico e profondamente ateo che, come puro Caos concentrato, si diffonde con la virulentissima potenza di un’infezione piuttosto che di un semplice incantamento. Ed è proprio questo sovrannaturale morbo che, prendendo possesso dei nostri inermi personaggi, senza ironia o grotteschi sotterfugi ci regala alcuni degli exploit più visceralmente violenti, genuinamente scioccanti e sadicamente impietosi che gli orrorifici schermi abbiano avuto l’onere e l’onore di ospitare da  tempo a questa parte. D’altronde, da un argentino purosangue come il buon Rugna – già capace di riscrivere i connotati dell’haunted movie con un piccolo agghiacciante gioiellino come Aterrados – non ci si poteva aspettare nulla di meno. Ma è il di più che il nostro osa gettarci in piena faccia con beffardo politically incorrect a lasciar sinceramente basiti nel più positivo dei termini, dipingendo a fredde e foschissime tinte sanguigne una cruenta Apocalisse di frontiera nella quale, Dio sia lodato, per una volta almeno nessuno verrà risparmiato. Anche perché, stavolta, il Male non sembra voler fare distinzioni di età, sesso e men che meno di religione. Sopratutto in un mondo dove di religione non è rimasta nemmeno un briciolo.