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What Happened to Monday?

2017
Titolo Originale:
What Happened to Monday?
REGIA:
Tommy Wirkola
CAST:
Noomi Rapace (Monday / Tuesday / Wednesday / Thursday / Friday / Saturday / Sunday)
Willem Dafoe (padre)
Glenn Close (Nicolette Cayman)

Il nostro giudizio

What Happened to Monday? è un film del 2017, diretto da Tommy Wirkola

Era dai tempi della quintupla apparizione di Kirk Douglas in I cinque volti dell’assassino (1963) e, ancor prima, delle ben sei identità magistralmente impersonate da Alec Guinness in Sangue Blu (1949) – senza dimenticare le sboccate maschere di Mike Myers nell’irriverente serie di Austin Powers – che un attore non veniva chiamato a confrontarsi con una tale polifonia recitativa; e sembra, dunque, che, grazie a Seven Sisters (prodotto e distribuito a livello internazionale da Netflix con il titolo What Happened to Monday?), Noomi Rapace sia riuscita a ipotecare l’interpretazione che potrebbe valere da sola un’intera carriera. Alla guida di questo (ennesimo) sci-fi distopico, tutto sommato foriero di qualche sana nota di originalità, troviamo quel bontempone di Tommy Wirkola, il quale, dopo essersi cimentato con l’universo horror-comedy di Dead Snow e le atmosfere action-fantasy di Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe, cerca ora di catapultare lo spettatore in un prossimo futuro nel quale, per far fronte all’incipiente sovrappopolazione causata da una serie incontrollata di parti plurimi originati da nuovi alimenti OGM, la Federazione Europea ha deciso, sotto l’egida della dottoressa Nicolette Cayman (una più che evidentemente annoiata Glenn Close), di emanare una legge che impone a ciascuna famiglia la regola del figlio unico.

dentro 1

Cresciute in completa segretezza e isolamento dal nonno Terrence Settman (Willem Dafoe) in seguito alla morte della giovane madre, sette sorelle, ciascuna con il nome di un giorno della settimana, vivono in forte simbiosi, malgrado ciascuna sviluppi una propria identità, facendo credere al mondo di essere l’intraprendente Karen Settman. Quando però la primogenita Lunedì scompare in circostanze misteriose, spetta alle sorelle rimaste ingaggiare una pericolosa indagine, destinata a rivelare oscure macchinazioni in cui sembrano essere implicati persino i vertici governativi, in vista della candidatura parlamentare della dottoressa Cayman. What Happened to Monday? rappresenta appieno tutto ciò che la contemporanea industria dell’audiovisivo d’intrattenimento è in grado di offrire a un pubblico generalista attraverso una confezione estetica impeccabile, una sceneggiatura di ferro – anche se canonica nei propri sviluppi – e interpretazioni di prim’ordine, in primis attraverso una Noomi Rapace capace di offrire davvero tutta se stessa in performances multiple che potrebbero causare una punta d’invidia persino alle 27 personalità di James McAvoy in Split.

dentro 2

Passando agilmente dai panni succinti di una bionda femme fatale ai piercing di una nerd-hacker fino ai tailleur di una rampante donna in carriera, l’attrice svedese si lascia andare a combattimenti corpo a corpo degni del più violento cinema di Hong Kong, nei quali si soffre e ci si fa davvero tanto tanto male. Mentre risulta decisamente più impacciata nel doversi districare fra le maglie di un racconto political-thriller che diviene sempre più complesso e ingarbugliato mano a mano che il tempo passa e i colpi di scena si susseguono bulimici come le infinite portate di un giropizza. A parte ciò, Wirkola non riesce purtroppo a sfruttare appieno la potenziale fascinazione del prodotto che ha fra le mani, forse a causa di un occhio troppo condizionato dal techno-feticismo di Duncan Jones e da una mente rivolta con eccessiva ostinazione agli universi complottistici postmoderni di Jason Bourne, un atteggiamento che lo porta a confezionare una pellicola senza infamia né lode che spreca miseramente la propria iniziale carica propulsiva.