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V Wars

2019
Titolo Originale:
V Wars
REGIA:
Brad Turner, Ian Somerhalder
CAST:
Ian Somerhalder (dottor Luther Swann)
Adrian Holmes (Michael Fayne)
Peter Outerbridge (Calix Niklos)

Il nostro giudizio

V Wars è una serie tv del 2019, creata da William Laurin e Glenn Davis.

Nel panorama delle serie televisive, più florido di una coltivazione di funghi dopo una pioggia autunnale, sentivamo la mancanza di vampiri. E V Wars ci fa passare la voglia già dalla prima puntata. La premessa è interessante: lo scioglimento dei ghiacciai riporta alla comparsa di un microrganismo preistorico. Uno scienziato si toglie la vita in seguito a ciò e un virologo col suo nerboruto amico, vengono mandati a capire cosa sia accaduto all’uomo che non fa avere più sue notizie da diversi giorni. È l’inizio dell’Apocalisse. Potrebbe ricordare Carpenter con un incipit del genere, ma la minaccia qui viene dal passato e non dagli spazi siderali. Una forma di raffreddore dell’Era Glaciale che muta coloro i quali vengono infettati, fino a conferirli vista e udito sviluppati ed una sete di sangue fresco inarrestabile. I Blood, così vengono chiamati gli infetti, mutano anche fisicamente solo nel momento in cui devono nutrirsi, con un pessimo utilizzo di effetti speciali che al confronto Buffy appare come I Soprano, tornando normali subito dopo.

La storia segue vari personaggi, sia normali che mutati, ma non si capisce bene dove voglia arrivare, mescolando thriller, fantascienza, horror e fantapolitica cospirativa, risultando un nulla di tutto. Le storie di ognuno sono raccontate mostrando come le vite vengano scardinate a contatto con la malattia, ma senza scavare a fondo nei drammi o nelle paure che uccidere un essere vivente potrebbe suscitare. In un susseguirsi di situazioni a volte anche paradossali o del tutto inutili, si arriva alla creazione delle fazioni: da un lato gli umani e dall’altro i Blood, che decidono addirittura di creare la Nazione dei Vampiri attorno ad un leader, il Paziente Zero Michael Fayne (Adrian Holmes), amico intimo del dottor Swann, che non si capisce perché abbia accompagnato il virologo. I tempi sono dilatati nella maggior parte delle volte, altre invece talmente veloci e inspiegabili da chiedersi se manca un pezzo nella storia.

Viene inserito il filone cospirativo che si sviluppa su un piano parallelo, dapprima, e poi sembra essere il perno portante della vicenda, mancano però il mistero e la suspense tipica del un genere. Si arriva ad un certo punto in cui assistiamo alla lotta intestina tra Organi di Stato che cercano di avere la meglio su di una situazione di emergenza.Tutto è già visto, non c’è mordente e ogni puntata è uno stillicidio di 56 minuti in cui lo spettatore spera accada qualcosa che possa risollevare le sorti di una minestra ben più che riscaldata. Basata sull’omonima serie a fumetti di Jonathan Maberry, V Wars è l’ennesima storia sui vampiri che non aggiunge nulla di nuovo, ma gira su sé stessa come in cerca di una direzione, arrivando a scadere in un trash imbarazzante, come la scena finale che ricorda più un film con Chuck Noris. Facciamocene una ragione: vedremo necessariamente una seconda stagione, molti dei punti sono rimasti sospesi e gran parte della storia non è nemmeno a metà del suo compimento; possiamo solo sperare che venga cancellata quanto prima, lasciando spazio a qualcosa di più fresco e originale.