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Thor: Love and Thunder

2022
REGIA:
Taika Waititi
CAST:
Chris Hemsworth (Thor)
Christian Bale (Gorr il macellatore di dei)
Tessa Thompson (Valchiria)

Il nostro giudizio

Thor: Love and Thunder è un film del 2022, diretto da Taika Waititi.

Thor si è unito ai Guardiani della Galassia con cui vive una vita di avventure in giro per lo spazio, sbaragliando nemici di ogni sorta. Eppure, nella sua vita manca qualcosa, anzi, qualcuno di molto importante. La dottoressa Jane Foster, il suo grande amore perduto, senza cui non riesce a trovare la pace. A riunire i due ci penserà un nemico assetato di vendetta armato di una spada in grado di uccidere gli dei, che attaccherà la nuova sede di Asgard per attirare Thor in una trappola mortale. Thor: Love and Thunder è un film spiazzante, e non sempre per il meglio. Certo, i momenti divertenti abbondano e in più di un’occasione si ride di gusto, ma ci mancherebbe altro visto che, tranne un paio di sequenze drammatiche, il film altro non è che un succedersi di quelle gag che hanno reso famoso l’MCU. Il film è un vero bombardamento a tappeto di battute e situazioni comiche sparate a mitraglia e, se è vero che è impossibile non farsi una risata, è anche vero che non tutti i momenti comici sono riusciti e, alla lunga, il ritmo è troppo tirato e la narrazione non regge.

La leggerezza è uno dei segni distintivi dei film Marvel, ma si tratterebbe sempre di film d’avventura, con tutto il dramma, l’adrenalina e il senso di minaccia imminente che li dovrebbero rendere efficaci. E questo è il grosso punto debole di Thor: Love and Thunder. Tutto viene buttato un po’ in vacca, soprattutto i passaggi con Russel Crowe che fa una grande parte, sarebbe davvero perfetto per il suo ruolo… se si trattasse di un film comico tout court. Ci può stare l’ironia ma il suo personaggio, che dovrebbe essere autorevole, la cui ira dovrebbe spaventare, si trasforma in una macchietta divertente e fuori luogo. Sempre i passaggi con Russel Crowe mettono in evidenza una scrittura completamente confusionaria, un film che sembra il risultato di una sceneggiatura gettata nel frullatore e poi rimescolata in uno shaker da cocktail, con parti superflue, come quella sopra citata, aggiunte al film solo per provocare altre risate ma senza un peso reale nell’economia della trama.

Anche l’estetica à la Power Rangers, che da qualche tempo caratterizza i film dell’MCU, contribuisce a togliere mordente al film nel suo insieme: dai costumi di The Eternals all’armatura di quest’ultima versione di Thor il character design mostra con grande evidenza il proprio legame con il reparto merchandising. Eppure, non si può dire che Thor: Love and Thunder sia completamente un brutto film. In un certo senso ti prende per sfinimento e sì, fa acqua da tutte le parti, sembra non avere né capo né coda, e per certi versi è proprio così, ma alla fine a forza di cazzeggiare esci dal cinema che non puoi negare di esserti divertito. Ed è questo che spiazza del film e che lo salva rispetto a fiaschi totali come per la serie di Moon Knight. L’umorismo in quantità industriali alla fine almeno in parte funziona. Non spacca ma non annoia e non risulta irritante. Il che non riscatta del tutto la pellicola ma, se non altro, non la condanna nemmeno con formula piena.