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The Void

2017
Titolo Originale:
The Void
REGIA:
Jeremy Gillespie, Stevem Kostanski
CAST:
Aaron Poole (Daniel Carter)
Kenneth Welsh (Dr. Richard Powell)
Daniel Fathers (Il padre / Vincent)

Il nostro giudizio

The Void è un film del 2017, diretto da Jeremy Gillespie e Stevem Kostanski

The Void offre un’atmosfera nostalgica a tutti i fan degli horror anni Ottanta a basso costo, ma allo stesso tempo regala momenti per gli entusiasti del genere di ogni epoca. È una collaborazione tra i due registi Jeremy Gillespie e Stevem Kostanski (due membri del collettivo di produzione di Film Astron-6), che, ispirati dal lavoro di John Carpenter, riescono a dare un senso di azione ed eccitazione scena dopo scena, abbandonando i ritmi lenti e retrò sui quali molti altri avrebbero puntato. Lo si potrebbe quasi considerare un potenziale cross-over tra La Cosa e Distretto 13. Aaron Poole interpreta Daniel Carter, uno sceriffo di paese la cui routine viene interrotta quando uno sconosciuto emerge dal bosco, dopo essere stato malmenato e traumatizzato da qualcosa che ha visto. Lo porta immediatamente all’ospedale più vicino, ma la struttura sta per essere chiusa dai pochi addetti ai turni di notte – tra i quali la moglie separata di Daniel, Allison (Kathleen Munroe), un dottore, un infermiere e il Dr. Powell (Kenneth Welsh). Daniel e Allison, già colti dall’imbarazzo per le loro vicende personali, cercano di calmare le acque, ma la situazione comincia a scaldarsi: i membri di una strana setta, vestiti di una cappa bianca con un triangolo nero in corrispondenza del volto, circondano l’ospedale, accoltellando a morte chiunque tenti di fuggire. Inquietanti già dalla prima inquadratura.

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Ma è all’interno dell’edificio che qualcosa di ancora più spaventoso sta accadendo. Le persone stanno, una a una, diventando incapaci di controllare i loro impulsi violenti, per poi mutare in mostri che possono ricordare la “Cosa”, pronti ad attaccare qualsiasi essere vivente nelle loro vicinanze. E qui ha inizio la vera lunga notte dei sopravvissuti. Le creature non vengono mai riprese in piena luce, si muovono nelle tenebre e ne vediamo solo diversi elementi, ma questo non impedisce di comprendere la brutalità con cui mietono le loro vittime. Particolare il fatto che questi mostri mutaforma siano realizzati interamente con effetti tradizionali, e nessun CGI ma con un intenzionale effetto home made, fattore che ci ricollega anche a Distretto 13 per la ricerca di realismo nelle vicende che avvengono all’interno dell’ospedale.

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Si può anche cominciare a pensare che sia tutto ispirato da un racconto di Lovecraft, a un certo punto, anche perché il perno della vicenda è un elemento extra-terrestre che lascia intendere che le creature provengano da un altra dimensione. Ma non era – come dichiareranno alla stampa – nell’intenzione dei registi. In The Void  ciò che catturerà l’attenzione e l’elemento che scatena la tensione di tutti è quello del titolo: un vuoto, letteralmente, che viene creato da uno squilibrato nel seminterrato dell’ospedale. Nel complesso è, dunque, un intero mondo quello in cui si comincia a venir trascinati durante la visione del film, sempre più in basso e nell’oscurità, con il giusto quantitativo di orrido, per poi concludersi con una sequenza ambigua che lascia lo spettatore senza fiato.