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The Veil – Verità nascoste

2016
Titolo Originale:
The Veil
REGIA:
Phil Joanou
CAST:
Jessica Alba (Maggie Price)
Lily Rabe (Sarah Hope)
Ivy George (Little Sarah)

Il nostro giudizio

The Veil – Verità nascoste è un film del 2016, diretto da Phil Joanou

Il 1978 fu un anno sanguinoso per il nostro Paese, fra stragi politiche, rapimenti, omicidi e incidenti mortali. Ma in quei dodici mesi non fu solo l’Italia a vivere lo shock di avvenimenti violenti e destabilizzanti. Il diciotto Novembre a Jonestown, nella Repubblica cooperativa di Guyana, più di novecento persone, uomini, donne e bambini, si tolsero la vita in quello che viene ancora oggi ricordato come il più grande suicidio di massa della storia. A istigarli fu Jim Jones, guida del People’s Temple, movimento religioso la cui vita si basava su di un cosiddetto “socialismo pentecostale”, una dottrina nata dal naturismo di stampo polpottiano. Ipotesi complottiste a parte, il personaggio e la sua creatura divennero presto ispirazione per gli autori cinematografici, che trasportarono la figura carismatica di Jones in storie inquietanti e orrorifiche. The Veil – Verità nascoste, partorito dalla Blumhouse di Jason Blum, è l’ultimo figlio di quest’idea ormai largamente abusata, qui declinata in una storia dalle tinte oscure e soprannaturali. Un’operazione che funziona solo a metà.

Scritto dal Robert Ben Garant di Una notte al museo e The Pacifier, The Veil – Verità nascoste ci porta nella tetra comunità guidata da Jim Jacobs venticinque anni dopo il suicidio collettivo che ne ha decretato la fine. Una documentarista e la sua troupe sono infatti decisi a svelarne i misteri ma si scontreranno con una verità che chiama in causa forze potenti e pericolose. Nulla di nuovo all’orizzonte, The Veil mette presto le carte in tavola costruendo una narrazione alternata di flashback e presente, svelando un pezzo alla volta le motivazioni dei personaggi e gli esperimenti quasi alchemici che portano al climax della trama. Nel farlo, tuttavia, incappa in soluzioni di dubbia logica, palesemente utilizzate con l’unico scopo di alimentare mistero e inquietudine, elementi già inseriti nel contesto, ma che così risultano in qualche modo forzati. Sulla strada giusta si prende, purtroppo, una via sbagliata, inanellando un cliché dopo l’altro e lavorando sui jumpscare nel modo più banale possibile, tanto da non riuscire a crearne uno che davvero colpisca o spaventi. Dopo i primi tentativi, la disperazione rende preda di tic nervosi e risatine compulsive.

Il vero problema del film è proprio questo e nulla c’entra il fatto che sia low budget, le idee e la buona scrittura non derivano dai soldi. All’ottima ambientazione, cupa ed evocativa, all’efficace fotografia quasi desaturata e alla regia senza infamia né lode di Phil Joanou, si affiancano una sceneggiatura altalenante e precaria, momenti di classiche assurdità viste in centinaia di pellicole precedenti e attori non certo in stato di grazia. A eccezione di un divertente, luciferino e visionario Thomas Jane, infatti, gli altri sono carne da macello senza alcun tipo di carisma, incapaci di creare empatia o interesse. Jessica Alba, sempre bellissima, appare fuori luogo, uniformata a tanti altri scialbi personaggi senza carattere. Se al suo posto ci fosse stata una qualunque attrice sconosciuta non sarebbe cambiato nulla. The Veil – Verità nascoste avrebbe potuto condurci in un viaggio misterioso e affascinante, guidato dall’inquieta e ansiogena carica sovrannaturale, ma tutto quello che fa è dimostrarsi un thriller-mistery, così lo definisce Joanou, come tanti altri. L’intrigante scena finale non lo salva e l’itinerario scelto può soddisfare solo lo spettatore medio. Che finito il film, butta tutto nel dimenticatoio.