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The Port – Sguardi Altrove Film Festival

2018
Titolo Originale:
The Port
REGIA:
Aleksandra Strelyanaya
CAST:
Aleksei Guskov
Yuriy Borisov
Mariya Borovicheva

Il nostro giudizio

The Port è un film del 2018, diretto da Aleksandra Strelyanaya.

Da una parte Andrei, originario della Siberia, operaio portuale con faccia da bravo ragazzo, intenzioni romantiche ma anche amici in confronto ai quali Lucignolo è un santarellino, che intuiscono le potenzialità dei suoi pugni e lo coinvolgono in un mondo di lotte da strada, scommesse e gangster di infimo rango. Dall’altra parte Kira, angelo biondo le cui gambe sono rimaste paralizzate a seguito di un incidente. Segue rieducazione, lenta e faticosa, in attesa che gli arti inferiori, prima o poi, rispondano ai richiami. Due storie parallele, come fosse Plutarco, chiamate all’intersezione soltanto per pochi attimi, a scolpire nel marmo gli snodi più significativi del copione. In mezzo un mondo di periferia, palestre sudice e tuguri di prepotenti. In mezzo l’uomo-bestia, che dei sogni si nutre per poi vomitarli in forma di sangue. Salvo finire rinchiuso in una gabbia per cani in probabile omaggio al Dogman di Matteo Garrone (2018). All’opera seconda, Aleksandra Strelyanaya da Leningrado sfoggia con The Port – in concorso nella sezione “nuovi sguardi” dello Sguardi Altrove Film Festival una maturità d’impaginato da “grande”. I notturni alieni e sbarluccicanti neon, la fluida camera mobile e alcune immagini di pittorica parentela si sposano bene al côté narrativo da strada, facendoci tornare a più riprese alla mente – forse per affinità “sportiva” (la boxe), forse per via di quei ralenti rarefatti, musicati e prolungati – Solo Dio perdona di Nicolas Winding Refn (2013). Le facce sono tutte giuste, ora tumefatte dai pugni rimediati sui ring clandestini – notevole e particolarmente cruento lo scontro tra donne in prossimità dell’epilogo – ora candidamente scandagliate in primo piano in cerca di un’emozione, un’apertura alla vita, all’amore, al futuro. Kira è bella come lo sono le principesse sfortunate, Andrei è forte e ingenuo come solo i puri di cuore: la loro è una piccola grande storia d’amore silente, dichiarato con un duetto al pianoforte e con un bacio sulla guancia. In mano, un mazzo di rose.

Mettete dei fiori, nei vostri guantoni…