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The Neighbor

2016
Titolo Originale:
The Neighbor
REGIA:
Marcus Dunstan
CAST:
Josh Stewart (John)
Luke Edwards (Cooper)
Alex Essoe (Rosie)

Il nostro giudizio

The Neighbor è un film del 2016, diretto da Marcus Dunstan

Dallo sceneggiatore degli ultimi 4 capitoli di Saw, ecco arrivare un thriller al cardiopalma: The Neighbor ruota su uno dei temi cardini della produzione thriller americana, quello dei segreti del vicinato. Il cinema ha più volte dimostrato che non ci si può fidare completamente dei propri vicini di casa: sia che si tratti degli anziani inquilini dello stesso palazzo come in Rosemary’s baby di Roman Polanski, dei giovani che abitano nell’appartamento di fronte al nostro come racconta Hitchcock, delle perfette casalinghe di Stepford e delle bigotte religiose delle case-confetto di Tim Burton. E cosa pensare del vecchio Marley che spala la neve nel vialetto la notte di Natale e del terribile Sid torturatore di soldatini che si diverte a mutilare le bambole in Toy Story? Marcus Dunstan non racconta niente di nuovo, ma tiene incollati allo schermo per quasi 90 minuti, trasformando una trama apparentemente banale in qualcosa di continuamente sorprendente.

John (Josh Stewart) e Rosie (Alex Essoe) sono una giovane coppia di trafficanti di droga, uniti nel lavoro e negli affetti, nella buona e nella cattiva sorte. In bilico tra una vita fatta di espedienti e di isolamento “forzato” e il più classico dei desideri di mollare tutto e scappare col malloppo (dell’ultima commissione da consegnare allo zio di John, tutto in famiglia), si trovano a fare i conti con un vicino di casa sospetto e sospettoso, Troy (Bill Engvall). Un binocolo, sempre puntato alla finestra, è lo strumento che gli abitanti di Cutter, desolata cittadina del Mississipi, usano per controllare i traffici propri e altrui: i neighbors si studiano a vicenda e nascondono i propri segreti dietro un’apparente alone di serenità familiare, mantenendo le distanze gli uni con gli altri. Fino al giorno in cui il “vecchio” Troy arriva alla porta della coppia per approfondire la loro conoscenza. Il motivo della visita potrebbe risiedere proprio nell’obiettivo del binocolo, che ha inquadrato qualcosa che non dovevano vedere. Cosa nascondono Troy e i suoi figli in casa?

Ecco che The Neighbor passa dai ritmi incalzanti del crime-thriller a quelli da cardiopalma e ricchi di suspense dell’horror home invasion: la storia si sposta completamente nella proprietà di Troy che riconosciamo, solo nel secondo atto, come il vero antagonista: cinico, spietato, un vero bad man, che imprigiona, tortura e uccide ignare vittime per chiedere riscatti milionari. Con il progredire della storia anche la fotografia cambia: dai colori crudi/bruciati dei toni del verde e del rosso passiamo a tonalità vivide e sanguigne, momenti coloratissimi che vanno di pari passo con la pericolosità delle vicende, come se il film sentisse il nostro (e il loro) stato emotivo. Interessante il lavoro sui personaggi femminili, in particolare per Rosie, che acquista spessore e forza al progredire del film, rivelandosi una moderna final girl.