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The Model

2016
Titolo Originale:
The Model
REGIA:
Mads Matthiesen
CAST:
Maria Palm
Ed Skrein
Yvonnick Muller

Il nostro giudizio

The Model è un film del 2016, diretto da Mads Matthiesen.

Emma (Maria Palm) è una giovane e promettente modella danese che tenta di inserirsi nel mondo della moda parigina. Al suo primo shooting francese, Emma è fotografata da Shane White (Ed Skrein), uno dei fotografi più importanti nel settore, il cui sguardo resta significativamente segnato dalla bellezza della ragazza. Il rapporto professionale che intercorre tra i due muta presto in qualcosa di più intimo e profondo, ed Emma dimentica con poco sforzo il fidanzato lasciato in Danimarca per lasciarsi trasportare da una relazione imprevedibile, circondata da un mondo glamour e bidimensionale, fragile e pericolosissimo.The Model è la storia di un successo rapido, improvviso, forse anche immeritato, che colpisce duramente la sua protagonista e la trasfigura. Nello stesso anno del conterraneo The Neon Demon, con il quale condivide tematiche e ambientazioni d’atelier, il film di Matthiesen opta per un approccio diametralmente opposto rispetto al cinema di posa (e di grande stile) di Refn. Il racconto di una modella alla ribalta ritrova qui la dimensione terrena, e si appropria di tecniche e vibrazioni abituali ad un certo cinema indipendente contemporaneo.

Colpi di scena minimi per uno sviluppo poco ispirato. Vi è essenzialmente un’unica grande scossa, un momento rape and revenge che vede Emma ribellarsi con un paio di forbici. Ma il colpo allo stomaco resta ancorato allo schermo: lo spettatore ne esce illeso. Proprio nel punto di maggiore sconvolgimento narrativo, il film di Matthiesen rivela i suoi limiti prepotenti, quelli di un racconto troppo soffuso e convenzionale che trattiene in sé i sentimenti più forti, forse per mancanza di idee geniali, forse per mancanza di coraggio. La fotografia in steadycam di Petrus Sjövik è convincente, e il suo galleggiare ben restituisce il carattere incerto di una vita mondana vissuta per la prima volta. Ma la confezione non può allontanarsi dal suo contenuto, perché l’esterno è intrinsecamente legato all’interno, e la presenza dell’uno determina quella dell’altro. E così, una regia quadrata non fugge dalle debolezze del racconto: la macchina da presa è poco attenta ai dettagli, le scenografie sono credibili quanto spente, le immagini appaiono in qualche modo piatte, i jumpcut superflui sono quelli di un montaggio modaiolo.

The Model è un dramma dallo sguardo poco originale, che ripercorre strade già note senza la grinta di chi ha lasciato il segno in passato. Matthiesen non è insomma Pietrangeli. Sì, adesso possiamo dire di conoscere bene la modella protagonista, ma non potremo mai ripensare a lei con la medesima, triste tenerezza che ancora fa vivere il personaggio di Stefania Sandrelli. Era il 1965 quando Pietrangeli fece fare il grande salto alla dolce figlia del suo film. E’ difficile fare di meglio da allora: The Model lo conferma.