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The Hunting Ground

2014
Titolo Originale:
The Hunting Ground
REGIA:
Kirby Dick

Il nostro giudizio

The Hunting Ground è un film del 2014, diretto da Kirby Dick.

Un video estratto da youtube, il volto di un’attesa e l’esultanza per una notizia sperata. Altri volti, altri istanti e di nuovo gioia. Così si apre The Hunting Ground, il documentario di Kirby Dick presentato al Sundance 2015 e trasmesso nel mese di novembre da CNN. Ragazze come tante, in attesa dei risultati per l’ammissione al college. Una tappa importante per ogni studente americano che trova, dopo i magici momenti di questo inizio, la sua controparte negativa in una realtà che nasconde in sé l’orrore. Nei campus americani, ci racconta The Hunting Ground, una ragazza su cinque è vittima di stupro o abusi sessuali da parte di altri studenti. Una verità alla quale seguono dati agghiaccianti e che vede, di fronte al successo degli sportivi e allo strapotere delle confraternite (dove in termini statistici si cela il numero più alto di stupratori) l’indifferenza dei rettori e delle autorità. Non è un caso, quindi, che in seguito a un documentario come questo sia stato aperto un caso federale nel quale sono coinvolte numerose Università americane.

In alcuni precedenti lavori, Kirby Dick aveva del resto già dimostrato come atti di violenza sessuale possano fiorire all’interno di specifiche comunità e in perfetta coerenza con questo percorso, dopo essersi occupato degli abusi sessuali nella Chiesa Cattolica (Twist of Faith – 2005) e averci parlato del problema degli stupri all’interno delle forze armate (The Invisible War – 2012), il documentarista americano chiude il cerchio di violenza, svelando quanto lo stesso pericolo si possa celare nei più importanti college statunitensi. Quello dei campus è quindi, come il titolo suggerisce, un vero e proprio terreno di caccia nel quale si muovono o si sono mosse le vittime che raccontano quest’orribile realtà. Un insieme di testimonianze che, come la produttrice Amy Ziering tiene a precisare, rappresenta uno spaccato della società americana nella quale parlare di violenza sessuale (in determinate comunità e prime fra tutte quella asiatica e afroamericana) è ancora un tabù. Non è un caso dunque che la maggior parte delle testimoni di questo documentario siano ragazze bianche.

A fare da collante e filo conduttore fra le numerose dichiarazioni è il percorso di Andrea e Annie, due studentesse vittime di stupro che hanno trovato il coraggio di parlare apertamente del problema, organizzando una campagna di supporto per le ragazze che, in tutto il paese, si sono trovate nella loro stessa situazione. La seconda parte del documentario si concentra in particolare sulla vicenda di una studentessa della Floria State University, Erica Parente, che dopo aver accusato di stupro la giovane promessa del football Jameis Winston, ha subito ogni tipo di accusa da parte non solo dell’apparato accademico, interessato più al peso sportivo di Winston, ma anche da compagni di studio, tifosi e molte donne.  Kirby Dick non sembra interessato all’estetica dell’opera, alla ricerca di un’immagine impeccabile preferisce il racconto delle numerose testimoni. Decine di interventi si susseguono così snocciolando informazioni difficili da immaginare in un insieme di racconti capaci di trattenere l’attenzione dello spettatore per più di un’ora e mezza. Dopo aver visto The Hunting Ground, non sono le statistiche a rimanere in mente, bensì le storie che ogni ragazza ha da raccontare, dall’orrore alla rinascita.