The Brain Man è un film del 2013, diretto da Tomoyuki Takimoto.

La città è nel panico a causa di ininterrotti attentati terroristici che fanno esplodere anche gli angoli più inaspettati, e il colpevole potrebbe essere un uomo misterioso chiamato The Brain Man, essere privo di sentimenti e dall’intelligenza superiore…

Brutali e oscuri presagi in un’ouverture al sangue: una donna viene selvaggiamente torturata da due ragazzine, e poi, conciata come uno zombie barbone calpestato e deriso, viene mandata come kamikaze in un bus dove tutti finiscono arrostiti, bambini compresi. Sembriamo sulla via dello stilismo più sadico, la città è nel panico causa ininterrotti attentati terroristici che fanno esplodere anche gli angoli più inaspettati, e il colpevole potrebbe essere un uomo misterioso chiamato Brain Man, essere privo di sentimenti e dall’intelligenza superiore che pare una caricatura dell’L di Death Note.

Una volta messe le carte in tavola, però, il regista Tomoyuki Takimoto devia tutto in psicodrammi esistenziali abbastanza lagnosi, spiegandoci il background del protagonista e i suoi giorni adolescenziali. In verità non frega nulla a nessuno di come sia diventato così spietato, e la strada della redenzione si evolve in un pasticcio dilatatissimo in cui la tensione rimane sempre ai minimi, fino a quel gran finale che apre pericolosamente la via a un sequel. Noi supplichiamo di non farlo.