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The Beach Bum

2019
Titolo Originale:
The Beach Bum
REGIA:
Harmony Korine
CAST:
Matthew McConaughey (Moondog)
Isla Fisher (Minnie)
Snoop Dogg (Lingerie)

Il nostro giudizio

The Beach Bum è un film del 2019, diretto da Harmony Korine.

Harmony Korine torna a raccontare il mondo del divertimento e del disimpegno con questo film che racconta la storia di Moondog, poeta lisergico amante delle donne, delle bevute e della libertà, sullo sfondo delle isole Keys di una Florida fatta di yacht, ville lussuose, belle macchine, rapper e guardie armate. Moondog è interpretato con tale passione da Matthew McConaughey da essere, nonostante “tutto”, un personaggio verosimile e credibile. Accanto a McConaughey compaiono Snoop Dogg e Zac Efron, entrambi nel ruolo di personaggi svincolati dalle regole del vivere comune e alla ricerca, in modi diversi, della propria e autentica libertà. Se in Spring Breakers, il prezzo da pagare per questa vita libera era alto, in The Beach Bum la domanda c’è (a che prezzo una vita del genere?) ma non si carica di toni tragici. La morte compare ma l’amore per la vita è più forte e non si lascia sopraffare dal dolore e dalla rassegnazione. Moondog è infatti il modello della positività e dell’ottimismo, del “vivi e lascia vivere”, della comprensione totale del bisogno di libertà dell’altro. Esemplare è il rapporto libero con la moglie milionaria: nonostante il grande amore che li lega, entrambi accettano le relazioni extraconiugali e la non convivenza.

Moondog sembra un artista maledetto della Beat Generation calato nel mondo contemporaneo. Un poeta amato da tutti, sia dal pubblico più popolare sia da quello più colto, e che scrive della vita in modo semplice e diretto anche grazie all’uso smodato di alcool e droghe. Ma più delle parole è il suo stile di vita a essere esempio per gli altri. L’idea di libertà che egli esprime con la sua stessa vita lo rende apprezzato e amato da chiunque. Le regole della drammaturgia cinematografica vorrebbero che, a un certo punto, arrivi la svolta drammatica, la caduta del personaggio nella perdizione totale. È facile immaginare che i suoi eccessi portino a qualche tragico evento. E anche quando questo accade, come nella sequenza in cui a uno dei suoi tanti improbabili amici, il capitano Wack, uno squalo stacca un piede, c’è spazio per l’ironia e le risate. Moondog assume così un valore quasi metaforico: egli stesso rappresenta l’idea di libertà, verità e autenticità che tutti, dall’artista già affermato al barbone nullatenente, coltivano in sé.  Nonostante ciò Harmony Korine, autore anche della sceneggiatura, non costruisce un personaggio statico. Moondog fa delle scelte, talvolta sorprendenti e sempre coerenti, anche se tendono a cambiare il mondo intorno a lui piuttosto che se stesso. Ed è così fino al grande beach bum finale che dà il titolo al film e che porta con sé l’acquisizione di una nuova consapevolezza che lo libera dal quasi inevitabile giudizio di edonismo fine a se stesso e dall’idea che una vita così sia resa possibile solo da una grande disponibilità economica.

Divertente, ironico, irriverente e costantemente allegro,The Beach Bum è esso stesso un film non conformista per lo stile visivo e sonoro che lavora sulle dissonanze (basta prestare attenzione al rapporto tra immagine e musica) e su una struttura narrativa non convenzionale che rischia, però, di lasciare l’amaro in bocca a molti spettatori. Ma Korine, che ha sviluppato l’idea del personaggio dall’osservazione di gente reale che abita a Key West e che vive senza ambizioni e ansie per il futuro, chiede uno sforzo in più, ovvero di riconoscere nello stoned Moondog un carattere esemplare, per cui è più importante il sacrificio del mondo intorno a sé piuttosto che il sacrificio di sé. La sua ambiguità morale, infine, è l’inevitabile risultato che nasce dallo scontro tra la volontà di essere se stessi, sempre e comunque, e il rigore della vita normativa.