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The Ardennes

2015
Titolo Originale:
D’Ardennen
REGIA:
Robin Pront
CAST:
Kevin Janssens (Kenneth)
Jeroen Perceval (Dave)
Veerle Baetens (Sylvie)

Il nostro giudizio

The Ardennes è un film del 2015, diretto da Robin Pront

Chi ha detto che il crime postmoderno debba essere esclusivo appannaggio dell’Italia di Gomorra e Suburra? A sfatare questo falso mito e fare concorrenza al clan Savastano ci ha fortunatamente pensato Robin Pront, che dal profondo Belgio con The Ardennes non solo ha sfiorato la nomination agli Oscar 2016 come miglior film straniero, ma è anche riuscito nell’arduo compito di dar vita a un ruvido racconto di amori, tradimenti, fratellanza e omicidi come pochi se ne sono visti di recente sul grande e piccolo schermo, un’epopea dai tratti spiccatamente shakespeariani che si porta addosso tutto il gelo e la violenza delle passioni criminali di frontiera. Reduce da quattro anni di detenzione a seguito di un colpo finito male di cui lui solo ha pagato il prezzo Kenneth (Kevin Janssens) ritorna alla vita con l’illusione di poter riprendere da dove tutto si era interrotto, totalmente ignaro della relazione venutasi a creare fra la sua ex ragazza Sylvie (Veerle Baetens) e il fratello minore Dave (Jeroen Perceval), scampato all’arresto e deciso a ricostruirsi una vita quanto più possibile onesta come commesso di un autolavaggio.

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Nel mezzo delle inevitabili conseguenze di un difficile reinserimento nella società e all’ombra degli spettri di un passato sempre in agguato che non accetta riscatti di sorta, i due giovani finiranno per cacciarsi nuovamente nei pasticci, questa volta rischiando molto più grosso di qualche anno di carcere. Le Ardenne evocate dal titolo rappresentano il magico luogo degli incanti infantili, un mitico Valhalla in cui le promesse e la spensieratezza della gioventù si trovano a impattare inevitabilmente con la nuda e cruda realtà del tempo che passa e che porta con sé i demoni della perdizione e del crimine che nessun gesto, per quanto carico di sincero affetto, potrà mai davvero cancellare.  La fratellanza di sangue che lega i due protagonisti, ciascuno con il proprio carattere e le proprie aspirazioni, viene inacidita dallo spettro della gelosia che ha per oggetto una donna contesa che porta in grembo il seme di un (im)possibile riscatto sempre a rischio di essere infranto, tutto ciò mentre la vita prosegue spietata nelle sue contraddizioni e affanni quotidiani.

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Forte dell’esperienza nel sottobosco dei prodotti di genere acquisita con gli ottimi corti Injury Time (2010) e 19:00 (2010), Pront da forma a un solido  e spietato drama thriller che trova forza vitale tanto nelle suggestive atmosfere evocate dai gelidi e desolati paesaggi boschivi a cavallo fra Belgio e Francia – le cui contrapposizioni linguistiche giocano un ruolo determinante – quanto nella crepuscolare fotografia di Robrecht Heyvaert, quest’ultima capacissima d’instillare in ogni singola inquadratura un senso di angoscia e tensione che costituisce ormai la cifra stilistica di gran parte del cinema nordico. The Ardennes ci proietta in un bizzarro teatro di realtà popolato da personaggi ambigui, inquietanti e a tratti persino grotteschi, sottoprodotti di una società cinica e corrotta capace di partorire relitti umani che non hanno assolutamente nulla da invidiare ai protagonisti del polar francofono né tantomeno ai romanzi criminali di casa nostra, entità fantasmatiche che inseguono il miraggio della redenzione ma che si trovano a doversi scontrare con l’inevitabile peso delle indelebili cicatrici del proprio oscuro passato.