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The Afterparty

2022
REGIA:
Christopher Miller
CAST:
Tiffany Haddish (Detective Danner)
Sam Richardson (Aniq)
Zoë Chao (Zoë)

Il nostro giudizio

The Afterparty è una serie tv del  2022, ideata da  Christopher Miller.

Un giallo con una svolta interessante: nella nuova serie di AppleTV+ The Afterparty, diversi sospettati vengono interrogati da un agente di polizia dopo un omicidio a seguito di una riunione del liceo avvenuta a 15 anni dalla maturità. Ogni episodio esprime un diverso genere letterario/televisivo. Una riunione di classe come ambientazione per una storia poliziesca è una buona scelta perché in questo contesto si incontrano persone molto lontane tra loro, in tutti i sensi, che potrebbero avere vecchi conti da regolare. L’umiliazione e il ridicolo non sono rari a scuola. Alcuni rapporti un tempo stretti si sviluppano dopo la laurea in modo diverso rispetto a quanto sperato. E a volte gli insulti sono stati così profondi che la rabbia non se n’è mai andata. Anche la serie Apple in otto puntate The Afterparty, che inizia con una riunione del liceo, fa uso di tale costellazione. Aniq ( Sam Richardson ), che ora lavora come sviluppatore di escape room, spera di rivedere la sua ex fiamma Zoe (Zoë Chao), alla quale non ha mai rivelato i suoi sentimenti. Il suo amico Yasper ( Ben Schwartz ) ora lo incoraggia a fare il grande passo. Un problema, però, è la presenza di Brett (Ike Barinholtz), l’ex marito di Zoe, che non accetta davvero la rottura ed è pronto a ribellarsi. Dopo essersi incontrati, Aniq, Zoe, Yasper, Brett e i loro vecchi compagni di scuola Chelsea (Ilana Glazer), Ned (Kelvin Yu), Jennifer (Tiya Sircar), Indigo (Genevieve Angelson) e Walt (Jamie Demetriou) atterrano per vari motivi ad una festa privata nella villa del famoso cantante e attore Xavier (Dave Franco), loro compagno di classe, che muore cadendo dal suo terrazzo.

La frettolosa e impaziente detective Danner (una meravigliosamente sarcastica Tiffany Haddish), che presto dovrà, suo malgrado, riconsegnare il caso a uno specialista, si precipita sicura che si tratti di un omicidio e inizia a interrogare gli ospiti uno per uno. Dopotutto, uno di loro deve essere il colpevole. The Afterparty rompe lo schema delle classiche cacce all’omicida, affrontando un nuovo genere in ogni episodio e, quindi, ogni interrogatorio. Aniq, che inizia il giro di interrogatori, racconta alla Danner del suo approccio con Zoe e, come fa notare l’investigatrice nei suoi commenti accattivanti, è al centro di una commedia romantica. Brett, d’altra parte, che è protagonista del secondo episodio, passa alla modalità azione/agente in missione per riunire la sua famiglia. Il succesivo capitolo è dedicato alle chiacchiere a vapore di Yasper, le cui descrizioni danno vita a un musical davanti ai nostri occhi. Il creatore della serie Christopher Miller gioca ripetutamente con dispositivi stilistici caratteristici dei vari generi e rompe ironicamente con i cliché. Ad esempio, quando Danner mostra incredulità ad Aniq che riferisce in un momento doloroso del presunto inizio della pioggia. Con Miller che ha co-creato l’animazione di successo ricca di citazioni The Lego Movie con Phil Lord (questa volta a bordo come produttore esecutivo), non sorprende che The Afterparty lanci selvaggiamente riferimenti alla cultura pop.

L’idea di far luce su un crimine da varie prospettive non è affatto nuova, molto interessante è la declinazione di esse all’interno di una struttura narrativa classica, che rispecchia quasi alla lettera le tre unità aristoteliche di luogo, tempo e azione. A causa dei frastagliati cambi di genere, la produzione Apple ben recitata e in alcuni dialoghi meravigliosamente arguta dà un nuovo impulso. Ci sono due ragioni principali per cui dopo aver visto i primi tre episodi non si ha ancora un’impressione convincente a tutto tondo: non tutte le gag sono davvero divertenti. E a volte Miller crea i suoi personaggi in maniera un po’ troppo caricaturale. Al contrario, questo significa anche che il mistero dell’omicidio non fornisce vere emozioni, pur dando vita a uno spettacolo innovativo e genuinamente divertente.