Featured Image

Star Trek Beyond

2016
Titolo Originale:
Star Trek Beyond
REGIA:
Justin Lin
CAST:
Chris Pine (James T. Kirk)
Zachary Quinto (Spock)
Zoë Saldaña (Nyota Uhura)

Il nostro giudizio

Star Trek Beyond è un film del 2016, diretto da Justin Lin

Alla fine si torna sempre lì, allo spazio come ultima frontiera, a Kirk, Spock e compagnia, alla mitica USS Enterprise lanciata per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima. Il reboot iniziato da J. J. Abrams ha sancito che i vari Picard e Data andavano dimenticati per tornare all’equipaggio originale, rimasto nel cuore degli appassionati, con giovani attori somiglianti a quelli vecchi, con le vecchie sobrie tutine monocrome con lo stemma della Federazione dei Pianeti Uniti (solo nel secondo film, Into Darkness, erano solo un po’ zigrinate). La direzione presa dal creatore di Lost è quella del delicato equilibrio tra l’accontentare il pubblico odierno con un blockbuster e allo stesso tempo gli esigenti trekkies, a maggior ragione al cinquantennale del mondo immaginato da Gene Roddenberry. Al terzo capitolo della nuova saga, il tredicesimo dell’epopea cinematografica iniziata da Robert Wise, Justin Lin prende le redini di Abrams che rimane come produttore di Star Trek Beyond. Il regista di Fast & Furious supera onestamente questa prova registica come Kirk il suo test della Kobayashi Maru. Trasmette un senso forte di nostalgia commemorando l’ambasciatore Spock che è mancato, come nella realtà ci ha lasciati Leonard Nimoy che aveva dato il marchio di garanzia comparendo nei primi due film di Abrams. E non ci si può che commuovere quando il nuovo Spock trova, tra gli effetti personali del suo se stesso del futuro, una foto di gruppo del vecchio equipaggio. Stavolta con la più pomposa divisa dei film da Star Trek II – L’ira di Khan in poi. E il compleanno del capitano Kirk, è quello di tutta la serie.

Lin riprende cliché narrativi di Star Terk: la missione che si rivela una trappola, il relitto di un’astronave perduta (come nell’episodio della serie classica La macchina del giudizio universale), le schermaglie tra Spock e McCoy, la “maglia rossa” ovvero il personaggio inedito destinato a essere fatto fuori, la citazione da Shakespeare come erano frequenti nella serie classica. E Star Trek Beyond sembra anche fare propria una delle critiche di inverosimiglianza fantascientifica mosse alla prima serie dallo scrittore sci-fi David Gerrold, quella relativa alla fragilità dell’Enterprise, con tutti quei lunghi ponti sottili, che portò a elaborare astronavi un po’ più compatte nelle serie successive. Così Justin Lin si diverte a smembrare la celebre astronave con furia iconoclasta. Ma tant’è, morta un’Enterprise se ne fa un’altra. Star Trek Beyond non arriva però alla complessità da science fiction pura, cerebrale di Gene Roddenberry. Ci riesce solo il primo film di Abrams che fonda sul diverso continuum temporale l’espediente narrativo alla base stessa del reboot. Justin Lin non delude, comunque, chi si aspetta il ritmo veloce e furioso. Con le navette nemiche che formano uno sciame, con arrembaggi spaziali degni di Capitan Harlock.

Gioca con la gravità e con la sua assenza, con vertiginosi effetti strapiombo quando c’è, e galleggiamenti quando manca, come nell’avaria dell’Enterprise, fino allo spettacolare duello finale da supereroi che si librano nel vuoto, Star Trek Beyond, e mantiene uno sguardo fluido, galleggiante e oscillante, con le prospettive ribaltate, la perdita delle coordinate gravitazionali di sopra e sotto, soprattutto nella stazione spaziale Yorktown: un’estetica alla Escher e alla Nolan. A volte però straborda, come nella scena tamarra della motocicletta o nell’autoscontro spaziale sulle “api”. Utilizza un incipit divertente, come negli Star Trek di Abrams, che stavolta ha un collegamento narrativo con il resto del film.  E ci mette un pizzico di catastrofismo riprendendo il precedente Into Darkness – Star Trek senza essere così disastroso. Lin prosegue il processo iniziato da Abrams di “terraformazione” di Star Trek, la sua rigenerazione, come quel processo che già una volta aveva fatto resuscitare Spock, mentre si preannuncia una nuova serie del franchise fantascientifico più antico. Che promette lunga vita e prosperità.