Sonic – Il film è un film del 2020, diretto da Jeff Fowler.

L’industria dell’intrattenimento ha dato vita, dai tardi anni ’70 in poi, a un corpus di materiali, personaggi, storie e ambientazioni , che vengono periodicamente riproposte tali e quali o attraverso retelling, reboot e qualsiasi altro modo possibile di riutilizzare, possibilmente mettendole nuovamente a reddito, proprietà intellettuali che si ritiene abbiano ancora il potere di rendere quanto hanno reso in passato, grazie anche a un impiego massiccio di gadget e  derivati assortiti. Il lavoro di ricontestualizzazione  è comunque delicato e un prodotto, fuori dal suo medium e dal suo tempo originale, può fare un effetto come minimo straniante. E fuori dal tempo definisce perfettamente la sensazione che si prova a vedere Sonic – Il film, la pellicola ispirata alla mascotte di casa Sega. In tutto e per tutto, sembra che il film abbia mancato il bersaglio di diversi anni, arrivando nei cinema troppo tardi, figlio degli anni ’90, realizzato come se fossimo negli anni ’90 ma proiettato nelle sale con oltre venticinque anni di ritardo.

Il primo a non essere più quello di una volta è Sonic stesso. Il porcospino blu è stato per pochi anni il degno rivale commerciale dell’ idraulico Mario, testimonial Nintendo che per inciso è invecchiato molto meglio e occupa un posto ben più solido nell’immaginario collettivo, in una guerra delle consolle che ha visto i due allora colossi combattere in un testa a testa per il dominio del mercato. Anni fa, ma oggi le cose sono cambiate. Sonic ha il suo seguito ma non è più ovunque come lo era ai tempi del Sega Mega Drive, e a vederlo così sugli scudi, anche in un film dichiaratamente per bambini, l’effetto stantio dell’operazione nostalgia si sente. Un tempo Sonic – Il film sarebbe stato un evento, oggi è solo l’ennesimo recupero, magari di successo, ma con un hype nemmeno lontanamente paragonabile. Se poi entriamo nel merito del film stesso, la sensazione di un prodotto completamente fuori dal tempo è più che palpabile. La cosa potrebbe essere intenzionale, anche Ready Player One  ha diversi elementi che lo avvicinano molto a un film per ragazzi degli anni ’80, ma lì l’operazione è condotta con finezza e con furbizia, Spielberg strizza volutamente e non troppo discretamente l’occhio per tutto il film.

Sonic – il film, al contrario, trasmette l’idea di un prodotto antiquato, pensato davvero per gli anni d’oro del franchise e tirato fuori dalla naftalina solo ora. L’alieno transfuga che finisce in una situazione da buddy movie ha il sapore di certi noleggi di ripiego in videoteca fatti quando il film del momento non c’era e ci si accontentava di rimediare qualcos’altro ma nel settore horror si era già visto tutto un paio di volte. Jim Carrey stesso, nei suoi eccessi, sembra farsi il verso in una versione stereotipata di sé stesso, un fan service per i nostalgici di Ace Ventura e The Mask ma senza la stessa freschezza e con un forte senso di già visto. Il look dello stesso Sonic, che tante polemiche aveva suscitato nei primi trailer, al punto da venir cambiato in corsa prima dell’uscita nei cinema, nel passaggio alla CGI non convince, perdendo molto di quel fascino affilato e malandrino che il porcospino blu aveva nei videogames. Il Sonic cinematografico perde tonnellate di carisma risultando tristemente anonimo rispetto alla sua controparte. Ma questa è un po’ la cifra del film: un recupero fiacco e dimenticabile di un grande successo del passato.