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Shining Vale

2022
REGIA:
Alethea Jones, Liz Friedlander, Catriona McKenzie, Dearbhla Walsh
CAST:
Courteney Cox (Patricia "Pat" Phelps)
Greg Kinnear (Terry Phelps)
Gus Birney (Gaynor Phelps)

Il nostro giudizio

Shining Vale è una serie tv del 2022, ideata da Jeff Astrof e Sharon Horgan.

Fin dagli inizi della loro relazione Patricia (Courteney Cox) e suo marito Terry (Greg Kinnear) hanno avuto una storia più che travagliata. Il trasferimento da New York al Connecticut dovrebbe quindi essere un’opportunità per la famiglia Phelps di crescere di nuovo insieme. La donna, scrittrice con alle spalle un unico, grande successo, ha anche in programma di scrivere finalmente il suo secondo romanzo. Ma segnali di tempesta minacciano il nucleo familiare, perché i due figli dei Phelps, Gaynor (Gus Birney) e Jake (Dylan Gage), sono tutt’altro che entusiasti della nuova casa e del nuovo ambiente. Come se non bastasse, l’abitazione sembra anche essere infestata dai fantasmi, con la sola Pat che vede costantemente il fantasma di una donna. Poichè i suoi familiari non le credono, Pat teme di star diventando come sua madre, che ha sofferto e soffre ancora di gravi forne di psicosi e nutre un risentimento inespresso nei confronti della figlia. Dopo qualche tempo, una donna/fantasma di nome Rosemary (Mira Sorvino), appare a Pat anche durante il giorno, condividendo con lei “a puntate” la sua storia personale e tutte le cose a lei successe che sembrano strettamente legate alla casa. I fan dell’horror si divertiranno con la serie Shining Vale; i riferimenti a film come Shining o altri rappresentanti del genere non sono solo presenti nel titolo, ma attraversano anche ciascuno degli otto episodi della serie. Jeff Astrof e Sharon Horgan, le menti creative dietro lo show, sono arrivati persino a fare espliciti riferimenti all’Overlook Hotel di Stanley Kubrick per produrre un adattamento in cui dovrebbe sempre essere mantenuto un equilibrio tra commedia e horror.
Ma il vero horror qui, così come la commedia centrale, sta nel rapporto tra i sessi, nei temi dell’oppressione e nei modelli di ruolo, che costituiscono la base tematica di Shining Vale. I citati riferimenti al film di Kubrick, ma anche a opere come Rosemary’s Baby o Non aprite quella porta non sono solo di natura puramente visiva, ma riflettono gli effettivi contenuti dell’opera. Quando un giorno Terry disturba la moglie, che è chiusa in soffitta con il suo laptop a scrivere, è evidente il riferimento è a una delle scene centrali di Shining, ma allo stesso tempo c’è un capovolgimento di ruolo, la donna è improvvisamente la figura che difende il suo spazio, minaccia l’uomo direttamente e indirettamente e insiste a non essere disturbata quando è in fase creativa . Non è chiaro allo spettatore se sia Pat a essere ossessionata in questo o altri casi simili, o se la sua frustrazione per la sua situazione si stia effettivamente sfogando in questi momenti . Grazie all’interazione degli attori, in primis Cox, Sorvino e Kinnear, l’equilibrio tra commedia, horror e serietà è sempre mantenuto, perché dietro a tutto c’è la storia di una donna che vuole o deve essere perfetta.
È interessante come Astrof e Horgan disegnino con dovizia di particolari i personaggi femminili. L’analogia con una casalinga infelice degli anni ’50, quel periodo di grande conformismo e orribili modelli chiari, ricorda molto serie come American Horror Story che rivendicano, all’interno del genere horror, tematiche di oppressione e ovviamente di violenza, sia fisica che emotiva, sulle donne e le minoranze. Gli autori si riferiscono anche al clamore che circonda format di dubbio gusto come Cinquanta sfumature di grigio, quando la reputazione di Pat come autrice di “porno femminile” sale alle stelle, con lei che interpreta le rapide vendite del pornosoft come una “fantasia di liberazione ed emancipazione”. Infine, gli otto episodi negoziano anche la possibilità di una via d’uscita, nel caso di Pat la “scrittura”, come liberazione, anche se l’affermazione del ruolo classico e dell’immagine familiare non è mai lontana e resta da chiedersi se poi è cosi necessario prendere una decisione definitiva.