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Seance – Piccoli omicidi tra amiche

2022
REGIA:
Simon Barrett
CAST:
Suki Waterhouse (Camille)
Ella-Rae Smith (Helina)
Inanna Sarkis (Alice)

Il nostro giudizio

Seance – Piccoli omicidi tra amiche è un film del 2021 scritto e diretto da Simon Barrett.

L’occasione di esordire dietro la macchina da presa è finalmente arrivata anche per Simon Barrett. Fattosi le ossa principalmente come produttore e sceneggiatore (è sua la penna dietro Blair Witch e You’re Next), grazie a Seance ha dato libero sfogo a tutta la sua passione per il cinema horror e in particolar modo allo slasher che tanto ama. Ci fu un tempo, intorno ai primi anni ‘80, in cui la sovrapproduzione di film appartenenti al filone arrivò quasi a nauseare pubblico e critica. Di molti si sono perse le tracce, altri invece hanno avuto più fortuna tanto da essere considerati ancora oggi punti di riferimento. In questo caso specifico il parente più prossimo del film di Barrett è House of Sorority Row (in Italia arrivato con il titolo Non entrate in quel collegio), ma non è da escludere che il regista abbia volutamente strizzato l’occhio anche a Scream di Craven e Suspiria del Maestro Dario Argento. Seance prende il meglio da ognuno e il risultato è un efficace slasher moderno con addosso un leggero velo di ironia che, come un giallo alla Agatha Christie, si diverte a depistare più e più volte e il pubblico gode di questo suo essere mutaforma.

La storia si svolge in un vecchio e sinistro edificio che ospita il prestigioso collegio femminile di Eldevine diretto dall’austera signora Landry. Circolano delle voci su presunti fantasmi e fenomeni paranormali, rimaste prive di fondamenta fin quando una studentessa, Kerrie, muore cadendo da una finestra dopo aver subìto un pesante scherzo. Camille Meadows è la nuova allieva che viene ammessa prendendone il posto e persino la stessa stanza. Eldevine è molto competitivo e Camille ha difficoltà ad inserirsi soprattutto a causa di un gruppetto di ragazze che esercita l’immancabile nonnismo. Dopo essere stata coinvolta in una rissa viene punita insieme alle altre studentesse. Vengono spedite in archivio a fare lavoro d’ufficio, ma prese dalla noia decidono di organizzare una seduta spiritica per richiamare lo spirito della compagna defunta e sapere cosa le è successo. Qualcuno risponde che di lì a poco moriranno tutte e non passa poi troppo tempo dalla scomparsa di una di loro. Il responsabile è davvero un’entità che infesta i corridoi del collegio?

Seance è un film in equilibrio tra ghost story e, appunto, uno slasher con diversi archetipi del genere: un’arena dentro il quale il fattaccio si consuma e raggiunge l’apice, la sequenza di omicidi -alcuni dei quali parecchio gore- e naturalmente il gruppetto di protagonisti giovani e belli. Barrett omaggia con rispetto l’horror al femminile fatto di confraternite, segreti e rivalità, aggiungendo una certa dose di erotismo data non solo dall’avvenenza delle protagoniste (in primis Suki Waterhouse), ma anche dai rapporti personali più intricati e subdoli di quel che sembrano all’apparenza. Seance è un film che indubbiamente emana fascino. Elegante e classica la messa in scena, compie una buona operazione di svecchiamento del teen horror anni ’80 e i più nostalgici del passato non potranno che apprezzare. L’elemento soprannaturale è preponderante nella prima parte, salvo poi lasciare ampio spazio ad una risoluzione ben più umana e folle in cui gelosia e vendetta muovono le fila della storia come un euforico burattinaio. Un frenetico finale d’azione in cui lo scontro da verbale si tramuta in fisico e parecchio sanguinolento lascia aperta anche la possibilità di un sequel che, semmai ci sarà, speriamo intrattenga e diverta a dovere quanto il predecessore qui discusso.