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Red 11

2019
Titolo Originale:
Red 11
REGIA:
Robert Rodriguez
CAST:
Roby Attal (Rob)
Carlos Gallardo (Camacho)
Alejandro Rose Garcia (Score)

Il nostro giudizio

Red 11 è un film del 2019, diretto da Robert Rodriguez.

Red 11 è una scommessa. Una scommessa che nessuno nella posizione di Robert Rodriguez, reduce dai fasti milionari di Alita – Angelo della battaglia e dalla nuova amicizia con il magnate James Cameron, si sarebbe preso la briga di fare. E invece lui l’ha fatta. La scommessa era quella di dimostrare a sé stesso (prima che agli altri) di non essere stato cambiato dalle lusinghe di Hollywood, di essere sempre rimasto fedele alle sue umili origini e a quella filosofia così ben espressa in Rebel Without a Crew (1995), una biografia che è soprattutto manuale di cinema. E così, a 27 anni di distanza dal suo primo film, El Mariachi, suonatore di chitarra (1992), quando ancora era un giovane messicano di buone speranze che sognava di diventare regista, Rodriguez torna a dirigere, coinvolgendo amici, parenti e studenti di cinema, un film totalmente autoprodotto con un budget che definire ridicolo sarebbe limitativo: 7.000 dollari. Queste le premesse e Red 11 il risultato.

Un gruppo di ragazzi si offrono volontari per un esperimento medico all’interno di un laboratorio (ricavato in parte sul set di Alita). Non hanno nomi, ma solo numeri e t-shirt di diversi colori. Ogni giorno prendono parte a dei test che sembrano quasi giochi di ruolo e piano piano sviluppano delle abilità che li fanno assomigliare sempre più a dei super-eroi. Quasi degli X Men, diciamo, e poi, qualcosa, come c’è da immaginarsi, va storto e negli oscuri scantinati del laboratorio comincia una lotta per la sopravvivenza che vedrà non solo contrapposti medici e pazienti, ma anche i ragazzi stessi che dovranno scoprire l’amara verità che si nasconde dietro quell’unica cavia che veste la camicia nera. Rodriguez riesce nel miracolo e dimostra con passione e coraggio che un altro tipo di cinema è possibile. Non servono grandi budget e storie pretenziose ma solo passione, costanza e un po’ di ingegno per supplire alla mancanza di denaro. La missione è quella di dare speranza ai registi di domani e il consiglio quello di non trincerarsi dietro la scusa dei mezzi, ma di sviluppare la propria creatività attraverso l’intuizione e l’affinamento della tecnica. Scommessa vinta