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Psychometry

2013
Titolo Originale:
Saikometeuri
REGIA:
Ho-Young Kweon
CAST:
Kang-woo Kim (Detective Yang Choon-dong)
Bum Kim (Kim Joon)

Il nostro giudizio

Psychometry  è un film del 2013, diretto da Ho-Young Kweon.

Una bambina viene rapita e uccisa nella giurisdizione del detective Yang Chun-dong, che da tre anni combatte contro le bande. Per caso si rende conto che la scena del crimine è la stessa di una illustrazione vista una volta per strada. Così rintraccia il pittore, un giovane di nome Joon. Prima di arrestarlo si rende però conto che il ragazzo ha una cosiddetta capacità ‘psico-metrica’: riesce cioè a vedere il passato toccando qualcuno o qualcosa. Joon diventa così l’unica possibilità per trovare il vero assassino prima che colpisca di nuovo.

Dietro la sua facciata da tipico poliziesco coreano come se ne vedono almeno 50 all’anno, Psychometry di  Ho-young Kweon figurerebbe invece bene come prequel di un ipotetico hero movie. Infatti, nel narrarci le vicende di un poliziotto che si serve, nelle proprie indagini, dell’aiuto di un giovane ragazzo emo-depresso che ha poteri paranormali, il regista crea un prodotto che ha la consistenza non di un prodotto finito, ma casomai di un inizio che deve ancora svolgersi in un futuro prossimo. In questo senso, a funzionare sono i ritratti dei protagonisti, e la bravura dell’autore è quella di aver introdotto una dimensione bromance capace di scavalcare le premesse puramente thriller. è quasi come se il mistero stesse solamente sullo sfondo, in quanto a contare sono le relazioni che s’instaurano, le descrizioni, prima iconografiche e poi psicologiche, delle pedine messe sulla scacchiera.

Così, se la risoluzione dei casi può lasciare abbastanza indifferenti, a interessarci è il prosieguo che non abbiamo visto. È qui che il film-maker coreano colpisce: ci fa annusare un sequel inesistente, facendoci desiderare di vedere qualcosa di più.