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Pay the Ghost

2015
Titolo Originale:
Pay the Ghost
REGIA:
Uli Edel
CAST:
Nicolas Cage (Mike Lawford)
Sarah Wayne Callies (Kristen)
Lauren Beatty (Annie Sawquin)

Il nostro giudizio

Pay the Ghost è un film del 2015, diretto da Uli Edel

Hollywood è una strana realtà. La fabbrica dei sogni per eccellenza, un posto dove tutto è possibile ma che, per quanto appaia fuori dal mondo dei comuni mortali, ne segue le leggi dure e senza scrupoli. Capita così che un attore premio Oscar esageri con spese folli e benevolenza, ritrovandosi indebitato a tal punto da finire probabilmente a dover abitare in affitto. Logica vuole che il solo modo per vivere sia cercarsi un altro lavoro, oppure accettare qualsiasi sceneggiatura bussi alla porta, bella o brutta che sia. Benvenuti nel mondo di Nicolas Cage, l’unico attore martoriato dalla critica per il semplice fatto di tirare a campare. Sono in effetti lontani gli anni dell’Oscar come miglior attore protagonista per Via da Las Vegas, così come sono lontane le luci della ribalta, che da Rusty il Selvaggio in poi lo avevano portato a lavorare con alcuni dei più famosi registi del mondo, dai Coen a David Lynch e poi De Palma, Woo, Herzog. Oggi, tuttavia, le cose sono un po’ cambiate e le bollette il buon Nicolas deve pagarle con film come Pay the Ghost, facendosi prendere per i fondelli dalla maggior parte di un web che, naturalmente, sa tutto più di tutti. In questo noi italiani diamo una spanna a chiunque.

Pescando dal calderone dell’horror a buon mercato, Dan Kay adatta un racconto dello scrittore inglese Tim Lebbon, farcendolo di jumpscare banali e idee già viste. Al grido di “un dejà vu vi seppellirà” Pay the Ghost ci catapulta nella vita accademica di Mike Lawson, professore universitario in odore di promozione che trascura la famiglia in nome del lavoro. Il giorno di Halloween porta il figlio Charlie a una festa in strada e qui lo perde, innescando l’inevitabile tracollo matrimoniale. Un anno dopo, sempre sulle tracce del figlio, avvenimenti inspiegabili lo convincono che il piccolo sia vivo e stia cercando di comunicare, portandolo dritto nel lato oscuro della festività ottobrina per riuscire a salvarlo… Sì, siamo di fronte all’ennesimo film su Halloween dove si inserisce tutto quello che può servire a far sobbalzare lo spettatore. Naturalmente lo spettatore al suo primo thriller, perché gli altri non si muoveranno di un millimetro dalla poltrona. Pay the Ghost è un compitino, certamente dignitoso e abbastanza curato, ma comunque una semplice lista della spesa al discount dell’horror dozzinale.

C’è tutto: festa tenebrosa, leggenda metropolitana, ombre inquietanti, fenomeni poltergeist, volatili malevoli, medium, maledizioni, culti pagani, gli heldiani che dei terrestri son nemici alieni e, ovviamente, un cliffhanger inutile. Dopo tutto appare facile denigrare un film così, complice la regia scialba di Uli Edel, regista più conosciuto per Christiane F. – Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, ma la realtà è che siamo di fronte a qualcosa di semplice, privo di qualsivoglia velleità autoriale. L’interpretazione di Nicolas Cage è pulita e asettica, tutto fila liscio, scorre senza picchi alti o bassi, equilibrato in una mediocrità che però non urta lo spettatore, poiché appare costruita per chi è consapevole di ciò che sta guardando. Pay the Ghost nulla aggiunge, ma nemmeno nulla toglie a un Genere che ha visto decisamente opere ben più lesive. Senza infamia né lode.