Omen IV – The Awakening

1991
Titolo Originale:
Omen IV – The Awakening
REGIA:
Jorge Montesi, Dominique Othenin-Girard
CAST:
Faye Grant (Karen York)
Michael Woods (Gene York)
Michael Lerner (Earl Knight)

Il nostro giudizio

Omen IV – The Awakening è un film del 1991, diretto da Jorge Montesi e Dominique Othenin-Girard.

Diciamo subito che nella tetralogia, Omen IV – The Awakening è il film migliore dopo quello di Donner. Nonostante giunga dieci anni dopo il terzo – quando nel pubblico la memoria degli eventi si era raffreddata; nonostante abbia piuttosto le caratteristiche di un remake che di un seguito; e nonostante la sua destinazione sia televisiva. La storia scritta da Harvey Bernard (produttore dei tre Omen e anche di questo) e da Brian Taggert, che nello stesso 1991 sceneggiò un altro “anticristico” interessante, Child of Darkness, Child of Light, si presenta come la versione al femminile del primo Presagio: cioè, con una bimba, Delia, adottata in fasce da una coppia di coniugi con problemi di sterilità, che facendosi grandicella esprime le proprie ascendenze diaboliche; e con una madre che comincia a nutrire sospetti sulla reale natura della ragazzina, fino a scoprire che le sue origini hanno a che vedere con l’avvento dell’Anticristo.

Detta così, pare una trama scontata, ma il sottile gioco di rimandi e allusioni puntuali, costantemente rovesciate, al capostipite e la capacità, nondimeno, di ricavarne una pellicola con un’identità precisa e autonoma rispetto a Il presagio, fanno di Omen IV – The Awakening un film valido e persino notevole. Intanto sono ben scelti gli attori, la piccola Asia Vieira dal faccino inquietante per Delia e Faye Grant (l’eroina della serie tv Visitors) nel ruolo della madre acquisita, che trascorre in maniera molto plausibile dall’amorevolezza, al dubbio, al turbamento, all’orrore e si conquista un finale coi fiocchi, che non riveliamo. Altri due caratteri ben centrati sono quelli di Megan Leitch, una suora al corrente di tutto quello che riguarda la diavola, che ha gettato il velo alle ortiche diventando una santona che manipola serpenti (facile indovinare cosa le accada quando sta per spifferare tutto ciò che sa a un detective), e quello di Ann Hearn, tata di Delia nonché adepta delle dottrine new-age, che ha la cattiva pensata di condurre con sé la piccola a una fiera esoterica.

Doppia regia, molto ordinata, di Jorge Montesi e Dominique Othenin-Girard. La serie dei twist in end ci fa capire che Delia non è che l’apripista, sorella e tutrice, di un nuovo Diavolo di nome Alexander, le cui origini saldano il film al resto del ciclo. Esiste anche un quinto capitolo, spurio, dal titolo Damien’s Seed, diretto da Edward Holzman nel 1996 e di genere erotico.